cctm collettivo culturale tuttomondo Museo del Vetro La collezione di perle
La collezione di perle del Museo del Vetro di Murano
Straordinario concentrato di tecnica e inventiva, le perle di vetro veneziano, piccoli e preziosi manufatti di rara bellezza nelle loro molteplici tipologie, accompagnano la storia vetraria veneziana rappresentando anche oggi una produzione viva e importante.
Venezia inizia la produzione di perle di vetro verso il XIV secolo e una delle prime tecniche impiegate fu quella a speo: utilizzando una piccola quantità di vetro fuso e un ago di ferro (speo o spiedo) che si faceva girare al fuoco di un lume, si realizzava una perla forata. Ma la tecnica che divenne prevalente nei secoli successivi fu la fabbricazione delle perle a partire da bacchette o canne di vetro forate o massicce.
Nella seconda metà del XV secolo viene messa a punto la molatura di perle da canna forata a più strati, con sezione a stella (perla rosetta), e solo verso il XVI secolo si riscopre e si affina la tecnica delle perle alla lucerna o a lume, che prevedeva l’uso di canne massicce.
La collezione del Museo del Vetro di Murano è costituita da 85 cartelle campionarie contenenti 14.182 perle, da tre pannelli di stoffa del 1863, dono della Società delle Fabbriche Unite contenenti 2015 perle e 266 mazzi di conterie, da 91 mazzi di perle a lume, di cui alcuni incompleti, da 8957 perle integre e 274 frammentate e 492 mazzi di conterie.
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immagine: cartella campionaria di perle di vetro, XIX secolo – ubicazione Museo del Vetro, Murano
The Murano Glass Museum bead collection
An extraordinary concentration of technique and inventiveness, the Venetian glass beads, small and precious artefacts of many types and of a rare beauty and boasting many types, have long been a part of Venetian glass-making history and still today represent a lively and important production.
Venice began producing glass beads around the fourteenth century; one of the first techniques used was speo: using a small amount of molten glass and an iron needle (the speo or spit) turned in the fire of a lamp, the glassmaker would produce a pierced bead. But the technique that became prevalent in the following centuries was the manufacture of beads from perforated or solid glass rod or canes.
In the second half of the fifteenth century, the grinding of beads from a multi-layered perforated rod with a star cross-section (rosetta bead) was perfected, and only around the sixteenth century was the technique of lampwork beads rediscovered, which foresaw the use of solid rods.
The Museo del Vetro di Murano’s collection consists of 85 sample cases containing 14,182 beads, three cloth panels from 1863, a gift from the Società delle Fabbriche Unite containing 2015 beads and 266 mazzi di conterie, with 91 bunches of lampwork beads, some of which incomplete, 8957 intact beads and 274 fragments and 492 mazzi di conterie.
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