cctm collettivo culturale tuttomondo Elizabeth Bishop (USA)
L’arte di perdere di Elizabeth Bishop (1911-1979)
L’arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.
Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell’ora sprecata.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.
Ho perduto l’orologio di mia madre.
E guarda! L’ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.
Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato).
Questa è la prova. È evidente,
l’arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.
da L’ arte di perdere, Rusconi, 1982
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foto: Stephen Carroll – fair use
Elizabeth Bishop (1911-1979) è stata una poetessa e scrittrice statunitense, premio Pulitzer per la poesia nel 1956.
Le poesie di Elizabeth Bishop conquistano per la loro profondità e meticolosa attenzione ai dettagli. Ogni parola è scelta con cura, ogni verso suona con armonia, creando un’esperienza di lettura coinvolgente e ricca di spunti di riflessione. La sua poetica spazia da temi universali come l’amore, la perdita e la natura, a riflessioni più intime e personali, regalando al lettore una varietà di emozioni e prospettive.
Nonostante un numero relativamente esiguo di pubblicazioni nel corso della sua vita, Elizabeth Bishop ha ottenuto un riconoscimento a livello internazionale. Tra i premi più prestigiosi che ha ricevuto figurano il Premio Pulitzer per la Poesia nel 1956 e il National Book Award nel 1970.
Oltre alla sua indiscutibile maestria poetica, Elizabeth Bishop si dilettò anche con la prosa e la pittura, rivelando una versatilità artistica davvero notevole.
Tra le sue opere ricordiamo:
Brasile, Club degli editori, 1963
L’ arte di perdere, Rusconi, 1982
Miracolo a colazione, Adelphi, 2005
Scrivere Lettere è sempre pericoloso, Adelphi, 2014
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