centro cultural tina modotti Maria Luisa Spaziani (Italia)
Le bugie che mi diceva, erano l’unica testimonianza del suo talento artistico.
Las mentiras que me decía, eran el único testimonio de su talento artístico.
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Maria Luisa Spaziani
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Maria Luisa Spaziani (Turín, 7 de diciembre de 1922 − Roma, 30 de junio de 2014) fue una poetisa italiana.
Maria Luisa nació en el seno de una acomodada familia burguesa de Turín, donde su padre era propietario de una fábrica de maquinaria para la industria química y pastelera.
Con sólo diecinueve años, Maria Luisa Spaziani dirigió una revista literaria, primero llamada Il Girasole y después Il Dado, cuyo redactor jefe era Guido Hess Seborga.
En esta revista publicarán obras inéditas grandes escritores italianos como Umberto Saba, Sandro Penna, Leonardo Sinisgalli o Vasco Pratolini, y también otro extranjeros, como Virginia Woolf, quien mandó un capítulo de su novela Las olas con una dedicatoria autógrafa: Alla piccola direttrice (A la pequeña directora).
Spaziani no publicó en esta revista ninguno de sus propios poemas porque sentía que no tenían la calidad suficiente
Al tiempo, Spaziani estudia en la Facultad de Lenguas de la Universidad de Turín y se licencia con una tesis sobre Marcel Proust, dirigida por el francesista Ferdinando Neri. La cultura francesa será siempre un referente importantísimo en la obra y la vida de la autora, que pasará sucesivas estancias en París (la primera, en 1953, tras obtener una beca de estudios). … siga leyendo Wikipedia
Maria Luisa Spaziani è nata a Torino nel 1922.
Ha a lungo insegnato letteratura francese all’università. È scomparsa a Roma nel 2014. Celebre è la sua amicizia con Eugenio Montale, che l’avrebbe soprannominata “Volpe” e le avrebbe dedicato una sezione (Madrigali privati) del suo libro La bufera.
Le sue principali raccolte poetiche sono: Le acque del Sabato (1954), Il gong (1962), Utilità della memoria (1966), L’occhio del ciclone (1970), Ultrasuoni (1976), Transito con catene (1977), Geometria del disordine (1981, Premio Viareggio), La stella del libero arbitrio (1986), I fasti dell’ortica (1996), Torri di vedetta (1992), La radice del mare (1999), La traversata dell’oasi (2002), La luna è già alta (2006), L’incrocio delle mediane (2009). Un luogo a sé occupa nella sua vasta produzione il poema-romanzo Giovanna d’Arco (1990). Nel 2012 la raccolta di tutte le sue poesie fino allora edite è apparsa nei “Meridiani” Mondadori a cura di Paolo Lagazzi e Giancarlo Pontiggia. Un altro suo libro di versi (Pallottoliere celeste) è uscito, postumo, nel 2019. Le sue opere di carattere narrativo sono: Donne in poesia (1992), La freccia (2000), Montale e la Volpe (2011). Nell’ambito critico ha pubblicato fra l’altro: Il teatro francese del Settecento (1974), Il teatro francese dell’Ottocento (1975), Il teatro francese del Novecento (1976), Storia dell’Alessandrino (1977), Rimbaud e le parole proibite (1994).
Alcuni dei suoi testi scritti per il teatro sono raccolti nel volume Teatro comico e no (2004). (fonte Wikipedia)
Le bugie che mi diceva … Las mentiras que me decía … di Maria Luisa Spaziani (Italia)