collettivo culturale tuttomondo Manuela Mazzocchi (Italia)
Cara Emme,
vengo subito al punto, voglio smettere di innamorarmi dei tormentati. Voglio che mi piacciano i buoni.
Come si fa? lo non posso più perdere la testa per gente che mi tratta male, che mi usa, che sta con altre,che va e torna.
Non ho più tempo.
Aiutami.
E.
_
Mentre mi occupo di questa cosuccia posso fare qualcos’altro per te E? Una tracheotomia con una penna bic e una lima per unghie o creare una crema snellente a base di nutella per esempio?
Tesoro se si scegliesse chi amare io ieri sera sarei salita sul palco dell’Estathè Market Sound,avrei preso Jack Savoretti per mano e ce ne saremmo andati tra gli applausi, con la moglie di lui che ci salutava felice con la manina. Avrebbe fermato lei l’energumeno della security pronto ad abbattermi “Stop! Stop! She’s sooo coool!” e via con l’ happy ending.
Invece l’amore funziona come un mobile dell’Ikea che monti da sola, una domenica di pioggia. Le istruzioni sono in svedese e ognuna di noi fa il possibile.
Prima di tutto facciamo un po’ di chiarezza: tormentato è una cosa, KANE è un’altra. L’introspettivo ego rivolto non è il massimo per carità ma a molta piace, sta li con il suo polso sulla fronte riverso sul divano in pose meditabonde e pensare al plancton e c’è chi ama il genere.
Il KANE (da non confondersi con il migliore amico dell’uomo che è adorabile, fedele,nobile ed è la cosa migliore che possa capitare a tutti noi) è quello che ti fa le corna, pratica il poliamory senza che tu sia consenziente o tantomeno informata della cosa, ti usa come infermiera/badante/locandiera/carta di credito.
Ora che ti ho chiarito la differenza abbiamo fatto il primo passo.
Un secondo step fallo pensando a Candy.
Si lei, quella con le gambe a tubo.
Eri una da Terence. Non ho dubbi. Cofana di capelli improbabilissimi, ribelle, simil-sensibi-le, la trattava malissimo ma poi la guardava con gli occhi da Manga.
Quelle a cui piaceva Anthony sono tutte al terzo figlio sposate con uno che ha le polo color pastello e il ciuffo fatto con il righello.
Quelle da Albert scrivono la posta del cuore e sono come i Panda.
Si. Io amavo Albert, lo zio William.
Insomma E, nel cuore c’è spazio per la giusta quantità di tormento, non sei una da Anthony, ma trovati un Terence di qualità.
NO KANI.
Forza!
_
Manuela Mazzocchi, La Posta del Cuore di Emme, 2017
cctm posta del cuore amore arte cultura poesia italia latino america a noi piace leggere
collettivo culturale tuttomondo Manuela Mazzocchi (Italia)