cctm collettivo culturale tuttomondo Jeroslav Seifert (Repubblica Ceca)
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Che è restato di quei bei momenti?
Il brillío degli occhi,
una goccia di profumo,
qualche sospiro sul bàvero,
il respiro sul vetro,
una briciola di lacrime
e un’unghia di tristezza.
E poi, dovete credermi, quasi piú nulla.
Un pugno di fumo,
qualche sorriso al volo
e un po’ di parole
che rotolano in un angolo
come rifiuti
sospinti dal vento.
E non vorrei dimenticare:
tre fiocchi di neve.
Questo è tutto.
Jeroslav Seifert
da Concerto sull’isola, in Vestita di luce, Einaudi, 1986
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foto: u.u.u. – fair use
Jaroslav Seifert (Praga, 1901 – Praga, 1986) è stato un poeta e giornalista ceco, premio Nobel per la letteratura nel 1984.
È stato una figura di spicco nel mondo letterario ceco per oltre sei decenni, scrivendo in una varietà di stili e generi. La sua poesia è caratterizzata dall’uso di immagini, ritmo e giochi di parole per evocare i suoni, le emozioni e le emozioni della vita quotidiana.
Seifert iniziò a scrivere poesie da adolescente e pubblicò la sua prima raccolta di poesie nel 1921. La sua prima opera fu influenzata dai movimenti d’avanguardia degli anni ’20, e fu membro del gruppo Devětsil (“Diciannove”). Negli anni ’30, la sua poesia divenne più personale e introspettiva, e iniziò ad esplorare temi di amore, perdita e ingiustizia sociale.
Durante la seconda guerra mondiale, Seifert fu attivo nella resistenza antinazista. Dopo la guerra, divenne una figura di spicco nel nuovo regime comunista. Tuttavia, presto si disilluse del regime e della sua repressione della libertà di espressione. Nel 1968, fu uno dei pochi scrittori di spicco a condannare l’invasione sovietica della Cecoslovacchia.
Seifert continuò a scrivere e pubblicare poesie per tutta la vita. La sua opera tarda fu segnata da un senso di esilio e perdita, nonché da un continuo impegno per i valori della libertà e della democrazia. Nel 1984, gli è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura “per la sua poesia, che con tutta la sua acutezza e bellezza lirica dà voce alla condizione umana essenziale nel tumulto dei tempi”.
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