centro cultural tina modotti scritto sul corpo
La mia amata è un olivo le cui radici crescono vicino al mare. Il suo frutto è aspro e verde. E’ una gioia per me arrivare al nocciolo. Il piccolo nocciolo, duro al contatto con la lingua. Il nocciolo rivestito da una polpa spessa e da vene salate.
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Mi amante es un olivo cuyas raíces crecen junto al mar. Su fruto es verde y picante. Mi deleite está en llegar al hueso. Su pequeño hueso, duro bajo la lengua. Su hueso envuelto en piel gruesa, veteado de sal.
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Jeanette Winterson, frammento da Scritto sul corpo, Mondadori, 2000 – fragmento Escrito en el cuerpo, Lumen, 2017.
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Ilustración de Ana Juan
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Amore e morte, dolore e passione. Se l’amore perfetto esiste non può essere diverso da quello raccontato da Jeanette Winterson in “Scritto sul corpo”.
C’è una porta, ed è quella che conduce all’anima del protagonista, ed è socchiusa, così da permettere al lettore di sbirciare. Ad un certo punto la porta si spalanca per poi improvvisamente richiudersi alle sue spalle e, a quel punto, è troppo tardi per tornare indietro.
Le parole dell’autrice sono intense, profonde, viscerali; la passione che descrive è assoluta, al limite del patologico e, nello stesso tempo, perfettamente razionale, analitica, sentita e studiata nei minimi dettagli in quella che è una contraddizione solo apparente. Il tono della narrazione è sempre in movimento come in movimento sono i toni che accompagnano i pensieri di ciascuno di noi e i diversi momenti della nostra vita; a volte sfacciati, a volte comici, a volte arrabbiati e tristi; al centro della narrazione c’è l’amore, quello carnale, l’amore che vive per il corpo e contro di esso, pronto ad adorarlo e ad assaporarne gli odori ed il gusto fin quasi a cibarsene. Ed è proprio il corpo il vero protagonista di questa storia, a tratti sconfinato ed eterno, con le sue foreste e le sue lande; a tratti permeato della sua dolorosa ed inevitabile caducità, troppo difficile da comprendere ed accettare; il corpo come macchina bellissima e imperfetta, capace di suscitare sensazioni e riflessioni, capace di far vivere, muovere, danzare, morire.(Raffaella Santulli)
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