collettivo culturale tuttomondo isabel allende paula
Le streghe, come le sante, sono stelle solitarie che brillano di luce propria, non dipendono da nulla e da nessuno, perciò non hanno paura e possono lanciarsi alla cieca nell’abisso con la certezza che, invece di schiantarsi, spiccheranno il volo.
Las hechiceras, como los santos, son estrellas solitarias que brillan con luz propia, no dependen de nada ni de nadie, por eso carecen de miedo y pueden lanzarse a ciegas al abismo con la certeza de que en vez de estrellarse saldrán volando.
Isabel Allende, de Paula, 1995
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illustrazione Marta Orlowska
L’opera scaturisce dal desiderio dell’autrice di entrare in contatto con la figlia ventottenne Paula, ammalatasi di porfiria, una malattia rara e gravissima, che l’ha condotta in un coma irreversibile.
La vicenda si svolge dal giorno del ricovero di Paula in un ospedale a Madrid, città dove da poco viveva con il marito Ernesto, avvenuto il 6 dicembre 1991, fino alla sua morte, giunta esattamente un anno dopo, il 6 dicembre 1992, nella casa di Isabel Allende San Francisco.
La madre le resta a fianco tutto il tempo, durante il ricovero nella capitale spagnola, alloggiando in un misero motel, dove, di sera, scriveva il romanzo.
Le sorti di Paula, però, peggiorano sempre di più, e la sua degenza in ospedale diviene inutile, tanto che viene trasferita a casa di Allende, a San Francisco, in modo che possa essere circondata da amici e parenti.
E alla fine se ne andrà, circondata dalle persone che ha amato, che l’hanno amata e che l’ameranno per sempre.