collettivo culturale tuttomondo

a noi piace leggere

  • chi siamo
  • più letti
  • amore
  • poeti
  • pittura
  • contatti
  • Privacy Policy
Ti trovi qui: Home / amore / Guiomar Cuesta Escobar (Colombia)

Guiomar Cuesta Escobar (Colombia)

03/01/2018 By carlaita

centro cultural tina modotti caracas Guiomar Cuesta Escobar (Colombia)
In piedi di Guiomar Cuesta Escobar (Colombia)

_
Gli alberi muoiono in piedi.
Alejandro Casona

Nessuno muore
adesso d’amore
ma confesso che patisco
ogni momento

All’alba un anelito
s’impossessa di me
e nelle notti
il tuo corpo
m’inonda

Non posso sopportare
l’ agonia di saperti
in un altro spazio

Per questo amore
muoio in piedi
come gli alberi

_
los arboles mueren de pie guiomar cuesta escobar colombia amore amor alberi piedi cctm caracas
_
De pie de Guiomar Cuesta Escobar (Colombia)

_
Los árboles mueren de pie.
Alejandro Casona

Nadie muere
ahora de amor
pero confieso que padezco
cada instante

En la madrugada
un anhelo se apodera de mí
y en las noches
tu cuerpo me inunda

No puedo soportar
la agonía de saberte
en otro espacio

Por este amor
muero de pie
como los árboles

_

immagine dal web

Traduzione: Gladys Basagoitia Dazza

filrouge

Los árboles mueren de pie es una película de Argentina realizada en 1951, dirigida por Carlos Schlieper, con guion del dramaturgo Alejandro Casona basada en su obra teatral homónima. El filme, que combina la realidad y la fantasía. pertenece a la Época de Oro del Cine argentino. Una obra que pasa por la emoción, la risa, la ternura y el drama. Su rodaje original se encuentra en blanco y negro.

El señor Balboa (abuelo) tenía un nieto desalmado al que, en su momento, tuvo que echar de la casa (hecho que ocultó a su esposa). Desde entonces él mismo se hacía llegar cartas que en teoría se las mandaba su nieto a la abuela (su esposa). El nieto real decide volver a su hogar (en busca de dinero) pero el barco en el que venía naufraga. Balboa contrata a un imitador y hacedor de ilusiones benéficas en conjunto con una linda muchacha, para que finja ser el nieto perdido y “su feliz esposa” ante la abuela, los alecciona y logra que den el pego. Pero… llega por sorpresa Mauricio, el malvado nieto (verdadero) que no ha muerto como se creía. Por fin, la abuela se entera del engaño, pero decide no comentarlo al imitador ni a la muchacha, como agradecimiento por los días felices que le han hecho vivir, y, en definitiva, con el mismo objetivo que la pareja y la substitución de Mauricio habían ido a realizar allí: hacer realidad ilusiones. (fonte Wikipedia)

cctm.website

cctm cctm cctm cctm cctm cctm cctm cctm

 
 

Archiviato in:amore, colombia, español, filrouge, poeti Contrassegnato con: colombia, Guiomar Cuesta Escobar

i più letti

  • Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini 153 views
  • Francesco Roversi (Italia) 144 views
  • Fernanda Romagnoli (Italia) 100 views
  • Bruce Chatwin (UK) 76 views
  • Andrea Camilleri Lettera a Matilda 69 views

Tag

Alda Merini Americhe Precolombiane amore architetti argentina brasile calendario Pirelli capolavori chile cile colombia Cuba disegnatori donne english espana fotografia Francia Frida Kahlo iliade italia Italo Calvino made in italy mario benedetti messico mestieri d' arte moda musica México nicaragua nobel pablo neruda perù Philippe Jaroussky Pier Paolo Pasolini pittura poeti scrittori scultura Spagna tina modotti uruguay usa varie venezuela

Articoli recenti

  • Giorgio Gaber Cattiva coscienza
  • Niccolò di Tommaso (Firenze seconda metà sec. XIV)
  • Grazia Sambruna Il gattomorto
  • Sergio Claudio Perroni (Italia)
  • Mimmo Jodice (Italia)

i più letti

  • Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini 153 views
  • Francesco Roversi (Italia) 144 views
  • Fernanda Romagnoli (Italia) 100 views
  • Bruce Chatwin (UK) 76 views
  • Andrea Camilleri Lettera a Matilda 69 views

instagram

collettivoculturaletuttomondo

: Mimmo Jodice, Vedute di Napoli, Opera 8, 1980 … https://cctm.website/mimmo-jodice-italia/
#mimmojodice #fotografia #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #englishversion
Ho paura di vederti necessità di vederti speranza Ho paura di vederti
necessità di vederti
speranza di vederti … https://cctm.website/ezio-falcomer-legge-mario-benedetti/

Ezio Falcomer legge Mario Benedetti
#eziofalcomer #mariobenedetti #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #poesia #amore
Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e qu Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra.
Elio Vittorini

[Conversazione in Sicilia]

dipinto Renato Guttuso
Doris Bellomusto Cosa so dell’amore? … https:/ Doris Bellomusto Cosa so dell’amore? … https://cctm.website/doris-bellomusto-cosa-so-dellamore/
@dorisbellomusto #cctmwebsite #poesia #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #amore
Non ho mai capito dove finisce l’amore che non u Non ho mai capito dove finisce
l’amore che non usi.
Vorrei, da brava massaia,
usarne gli avanzi per le polpette, concimarci le piante … https://cctm.website/stella-poli-italia/
#stellapoli #amore #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Tra due persone accade che talvolta, molto raramen Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo.

Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l’unica patria che noi eravamo disposti a riconoscere. Un minuscolo microcosmo, in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla.

Martin Heidegger

foto Laura Makabresku
Non sono solitario, le dissi. E stavo per aggiung Non sono solitario, le dissi. 
E stavo per aggiungere: sono solo, è diverso.

Stefano Benni

foto Kento Izumi‎
Non si può vedere il sospiro, la speranza, l'atte Non si può vedere il sospiro, la speranza, l'attesa, la verità. 
Non si può vedere il tuo nome chiuso nella mia gola, il tuo “sì” nel mio sangue, la sete e la fame che ora chiedono solo di te, e il nodo che mi hai stretto alle viscere, e l'affanno di non saperti seguire, se non con il mio passo lento, che esiste solo in funzione del tuo, che sa solo la strada che vedi tu. 

L'acqua che nutre non resta in superficie. E' invisibile.

Luciana Manco

foto @maleyphoto
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
L’idea è quella di leggere in pubblico l’Ilia L’idea è quella di leggere in pubblico l’Iliade. Un reading lungo una dozzina di ore, diviso in tre serate. Una scena essenziale, costumi appena accennati … https://cctm.website/38-iliade-baricco-terza-serata-agamennone/
#iliade #baricco #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Forse abbiamo avuto solo sette notti non so non le Forse abbiamo avuto solo sette notti
non so
non le ho contate
come avrei potuto … https://cctm.website/idea-vilarino-uruguay-2/
#ideavilariño #poesia #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #amore #notti
photo: Nickolas Muray, Frida Kahlo With Magenta Re photo: Nickolas Muray, Frida Kahlo With Magenta Rebozo, 1939 … https://cctm.website/frida-kahlo-mexico-62/
#fridakahlo #nickolasmuray #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Matilda, mia cara, ti scrivo questa lunga lettera Matilda, mia cara,
ti scrivo questa lunga lettera a pochi giorni dal mio novantaduesimo compleanno, mentre tu hai quasi quattro anni e ancora non sai cosa sia l’alfabeto. Spero che tu possa leggerla nel pieno della tua giovinezza ... https://cctm.website/andrea-camilleri-lettera-a-matilda/
#andreacamilleri #matilda #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #lettere
🍁🍂 🍁🍂
Qual è la parola per dire che non si hanno più s Qual è la parola per dire che non si hanno più sentimenti
negativi verso chi ti ha ferito?
Perdono, mi hanno risposto. Ma io volevo, al contrario, parlare
del rancore.
Questo è stato l’inizio e può valere come esempio.
Ogni giorno c’è una parola nuova di cui non ricordo il senso
e il cui suono tintinna un motivo percepito a brani
familiare una volta, ora perduto.
La sua luce abituale cade. Di colpo non importa,
provo rancore, perdono chi prova rancore, mi perdono?
C’è un alfabeto incomprensibile, un linguaggio dimenticato.
I nomi ruotano privi della loro materia fin dal mattino.
Come chiamare la stoffa bianca che il vento muove davanti
alla vetrata?
Tenda, tende. Il riso mi si annida in gola.
Lei, cioè io, tende a cosa?
Qui so rispondere: tendo alla terza persona
alla grazia sperimentata una volta sola
di un dolore sdoppiato e spinto fuori
poi fissato, ascoltato perfino nello scroscio delle lacrime
ma da un’altra me stessa
capace di lasciare la sua vecchia pelle sulla terra.

Antonella Anedda 

 foto © Nini Kubaneishvili
Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi s Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. 

Emil Cioran
foto Saul Leiter
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna di Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna distrarsi.

Albert Camus

foto keristi  k
di Maya Angelou Ho imparato che qualsiasi cosa a di Maya Angelou 

Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà  migliore.
Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.
Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.
Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.
Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.
Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.
Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta.
Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.
Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno.
Ho imparato che le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.
Ho imparato che ho ancora molto da imparare.
Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.

illustrazione Ofra Amit
Carezze, ecco. Io se fossi una mano sognerei care Carezze, ecco. 
Io se fossi una mano sognerei carezze, quel bel contatto che consola la pelle che le riceve e anche quella che le fa.

Sergio Claudio Perroni

Foto: Laura Makabresku
Carica altro Segui su Instagram

Categorie

Archivi

Privacy Policy

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica

Questo blog (https://cctm.website/) non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge italiana n° 62 del 7.03.2001.
L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati.
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email.
Saranno immediatamente rimossi.

Copyright © 2023 · Metro Pro Theme On Genesis Framework · WordPress · Accedi