collettivo culturale tuttomondo giorgia fiorio
Giorgia Fiorio è nata a Torino nel 1967 ed ha seguito i corsi all’International Center of Photography di New York.
Dalle sue prime mostre nel ’91 ha realizzato un percorso espositivo che net corso di questi anni ha portato il suo lavoro in importanti istituzioni e gallerie pubbliche e private internazionali. Nel ’97 è stata nominata fotografa dell’anno per la sua ricerca documentaria dalla rivista American Photography.
Ha ricevuto numerosi premi prestigiosi ed ha pubblicato con importanti riviste internazionali.
_
_
foto: Giorgia Fiorio, dalla serie Uomini
Nella serie Uomini, realizzata tra il 1990 e il 2000, Giorgia Fiorio indaga alcune comunità chiuse maschili occidentali, dai legionari ai toreri spagnoli fino ai minatori ucraini e agli uomini di mare.
Il lavoro va oltre l’aspetto documentario per far emergere le contraddizioni presenti tra l’immaginario collettivo che attribuisce a questi gruppi composti da uomini-maschio una forte tempra, sprezzante delle difficoltà e del pericolo, e la realtà di un’interiorità che proprio dal legame collettivo trae la forza per superare un’indole fragile e vulnerabile su cui aleggia una sorte a volte tragica.
_
Nel secondo decennio dal 2000 al 2010 l’obiettivo di Giorgia Fiorio è puntato sempre sull’uomo ma per esplorarne la dimensione trascendente, la relazione tra gli individui e il Sacro.
Ne nasce il progetto Il Dono sviluppato attraverso trentotto missioni in trenta paesi diversi, il cui libro riceve nel 2009 il patrocinio dell’UNESCO. Dono, nelle sue multiple accezioni semantiche è una delle parole più antiche del linguaggio. Nella sua qualità transitiva incarna principalmente due sensi: offrire/donare e ricevere, persino prendere.
Con le sue immagini è testimone del mistero della vita e della morte, che si rivela attraverso pratiche corporee come il sacrificio, la purificazione, i riti dell’offerta e del ringraziamento, alle cui origini troviamo il passato ancestrale con i cicli della natura e gli elementi, lo scorrere del tempo e la dimensione dello spazio, il mistero del sacro e del credere che pervade l’esistenza umana.