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Gilles Deleuze (Francia)

24/03/2022 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo Gilles Deleuze (Francia)

Siamo pervasi di parole inutili, di una quantità folle di parole e di immagini. La stupidità non è mai muta né cieca.

Il problema non è più quello di fare in modo che la gente si esprima, ma di procurare loro degli interstizi di solitudine e di silenzio a partire dai quali avranno finalmente qualcosa da dire. Le forze della repressione non impediscono alla gente di esprimersi, al contrario la costringono ad esprimersi.

Dolcezza di non aver nulla da dire, diritto di non aver nulla da dire: è questa la condizione perché si formi qualcosa di raro o di rarefatto che meriti, per poco che sia, d’esser detto.
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Gilles Deleuze

frammento da Pourparler, Quodlibet, 2000
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Gilles Deleuze filosofia francia cctm a noi piace leggere parole
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illustrazione Catrin Welz-Stein

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Gilles Deleuze (Parigi, 18 gennaio 1925 – Parigi, 4 novembre 1995) è stato un filosofo francese.

In ragione dei suoi lavori Differenza e ripetizione (1968) e Logica del senso (1969), Michel Foucault scrisse la celebre frase: «un giorno, forse, il secolo sarà deleuziano».

Benché ascritto all’ambito dei filosofi post-strutturalisti, il pensiero di Deleuze risulta in realtà di difficile classificazione.

Fra i tanti residui sistemici che rientrano nella critica condotta da Deleuze, presenziano anche quelli di concetto e senso, intesi tradizionalmente. Includendo tali fattori, si potrebbe dire che ciò che viene criticato è de facto l’istituzione dialettica dominante dopo Hegel, il senso della storia, la linearità del concetto nella sua evoluzione storica. Ebbene, a tale forma di pensiero tutto storico, costretto e addensato nell’alveo duro della storicità, Deleuze oppone e propone un pensiero rizomatico. Il nome fa riferimento a radicelle vegetali, come quelle della gramigna, che si originano in un unico punto per poi dispiegarsi apertamente in molteplici direzioni. Fuor di metafora, un pensiero rizomatico avrebbe fondamentalmente il carattere di consentire una circolazione aperta fra i concetti, favorendo percorsi differenziati e connessioni inedite. Il senso tradizionale dell’univocità del significato, così come la deterministica produzione dialettica della forma concettuale verrebbero meno, istituendo la non-relazione del pensiero aperto. (fonte Wikipedia)

cctm.website

Siamo pervasi di parole inutili, di una quantità folle di parole e di immagini … Gilles Deleuze

 

 
 

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Quasi-amore. Che bella definizione. E’ come una Quasi-amore.
Che bella definizione.
E’ come una cosa lasciata a metà.
E’ come preparare una cena coi fiocchi, preparare la tavola con il servizio buono, e poi nessuno degli ospiti si presenta … https://cctm.website/catherine-black-quasi-amore/
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Dicono che un buon bagno cancella tutto. Io è da Dicono che un buon bagno
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Io è da anni che mi bagno
mi strofino … https://cctm.website/lucia-rivadeneyra-mexico-2/
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(...) Guarda com’è pacifico il mondo. La notte (...) 
Guarda com’è pacifico il mondo.
La notte
ha imposto al cielo
un tributo stellato.
È in ore come questa
che si sorge
e si parla ai secoli,
alla storia,
alla creazione.

(...) 

Vladimir Majakovskij

foto © Roger Mattos
#Peanuts 🎄 #Peanuts 🎄
La morte è un fiore che solo una volta fiorisce. La morte è un fiore che solo una volta fiorisce.
Ma fiorisce come nient’altro fiorisce.
Fiorisce, appena lo vuole, non fiorisce nel tempo.

Essa viene, una grande falena, che adorna steli cedevoli.
Tu lasciami essere uno stelo, cosí forte, che la rallegri.

Paul Celan

foto Lukasz Wierzbowski
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Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi, non Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano
Se allevierò il dolore di una vita, o guarirò una pena, o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido, 
non avrò vissuto invano

[If I can stop one heart from breaking
If I can stop one Heart from breaking
I shall not live in vain
If I can ease one Life the Aching
Or cool one Pain
Or help one fainting Robin
Unto his Nest again
I shall not live in Vain]

Emily Dickinson
"Nonna, cosa fai quando incontri un ostacolo sul t "Nonna, cosa fai quando incontri un ostacolo sul tuo cammino?"
"Indosso il mio abito migliore, quello delle feste. Pettino con cura i miei capelli, raddrizzo la mia schiena e spengo tutte le luci abbaglianti. Accendo un piccolo lume e mi accomodo. Proprio davanti al mio ostacolo. E lì, nell'oscurità che ci avvolge, entro in intimità con il mio problema. Lo osservo, lo tocco, lo lascio fare. Ed inizio a viaggiare insieme ad esso. Ovunque mi vorrà portare."
"Non hai paura della destinazione?"
"No, bambina mia. La mia attenzione è tutta nel viaggio. Quando arriverò sarò pronta ad accogliere qualsiasi meta. Perché avrò raccolto per strada la bussola che può indicarmi la via da percorrere. Per raggiungere luoghi incredibili. Dentro di me. L'ostacolo è il faro. Della mia interiorità."
"Non sono capace di intraprendere questo viaggio..."
"Perché non hai ancora imparato a vestirti a festa dinnanzi a qualsiasi problema. Fuggi invece di rimanere. Proprio lì, dove fa male. L'ostacolo è il tuo maestro interiore che viene a destarti e a raccontarti la verità del tuo cuore. Ascoltala questa voce! E' la poesia della tua anima che viene recitata. Solo per te!"

Elena Bernabè
🎄 🎄
opera: Mark Rothko, 1956 … https://cctm.website/ opera: Mark Rothko, 1956 … https://cctm.website/la-teoria-del-colore-rosso/
#markrothko #rosso #colori #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
– Come lo sa? – Non lo so. Lo sento. – Senti – Come lo sa?
– Non lo so. Lo sento.
– Sentire è un po’ poco, cara.
– Ma alle volte è tutto, signore ... https://cctm.website/alessandro-baricco-la-sposa-giovane/
#alessandrobaricco #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Quando mi addormento afflitta in una notte di soli Quando mi addormento afflitta in una notte di solitudine sono felice che torni mattina. E mi dice che sono viva. Magari per un giorno solo. Ma quel giorno... potrebbe bastare. 

Alda Merini

illustrazione: Federico Zandomeneghi
Un giorno, finalmente, hai capito quel che dovevi Un giorno, finalmente, hai capito
quel che dovevi fare, e hai cominciato,
anche se le voci intorno a te
continuavano a gridare
i loro cattivi consigli-
anche se la casa intera
si era messa a tremare
e sentissi le vecchie catene
tirarti le caviglie.
“Sistema la mia vita!”,
gridava ogni voce.
Ma non ti fermasti.
Sapevi quel che andava fatto,
anche se il vento frugava
con le sue dita rigide
giù fino alle fondamenta, anche se la loro malinconia
era terribile.
Era già piuttosto tardi,
una notte tempestosa,
la strada era piena di sassi e rami spezzati.
Ma poco a poco,
mentre ti lasciavi alle spalle le loro voci,
le stelle si sono messe a brillare
attraverso gli strati di nubi
e poi c'era una nuova voce
che pian piano
hai riconosciuto come la tua,
che ti teneva compagnia
mentre procedevi a grandi passi,
sempre più nel mondo,
determinata a fare
l'unica cosa che potevi fare-
determinata a salvare
l'unica vita che potevi salvare.

One day you finally knew
what you had to do, and began,
though the voices around you
kept shouting
their bad advice-
though the whole house
began to tremble
and you felt the old tug
at your ankles.
"Mend my life!"
each voice cried.
But you didn't stop.
You knew what you had to do,
though the wind pried
with its stiff fingers
at the very foundations, though their melancholy
was terrible.
It was already late
enough, and a wild night,
and the road full of fallen branches and stones.
but little by little,
as you left their voices behind,
the stars began to burn
through the sheets of clouds,
and there was a new voice
which you slowly
recognized as your own,
that kept you company
as you strode deeper and deeper
into the world,
determined to do
the only thing you could do-
determined to save
the only life you could save.

Mary Oliver

illustrazione: Egon Schiele
da Ho sbagliato tutto perché lo vedevo con i miei da Ho sbagliato tutto perché lo vedevo con i miei occhi, I Quaderni del Bardo Edizioni … https://cctm.website/elisa-longo-la-solitudine/
#elisalongo #solitudine #poesia #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Fu così che l’innocente Psiche, senza accorgers Fu così che l’innocente Psiche, senza accorgersene, s’innamorò di Amore … https://cctm.website/amore-e-psiche/
#apuleio #amoreepsiche #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Ogni giorno della tua vita leggi poesie. La poesia Ogni giorno della tua vita leggi poesie. La poesia è buona perchè esercita muscoli che non usi abbastanza spesso. La poesia espande i sensi e li riporta a condizioni primordiali. Fai sì che tu ti renda conto del tuo naso, del tuo occhio, del tuo orecchio, della tua lingua, della tua mano. E, dopo tutto, la poesia è metafora compatta e similitudine. Tali metafore, come i fiori di carta giapponesi possono espandersi all’esterno in forme gigantesche.

Ray Bradbury

[da “Lo zen nell’arte della scrittura”]
#Peanuts 🥜 #Peanuts 🥜
Mi lascia indifferente il concetto di felicità, r Mi lascia indifferente il concetto di felicità, ritengo più importanti la serenità e l’armonia. Il concetto di felicità presuppone che uno sia contentissimo, che se ne vada in giro ridendo, abbracciando tutti, dicendo sono felice, che meraviglia. È chiaro che anche un mal di denti gli toglierà la gioia e, quindi, la felicità. Penso che la serenità sia una cosa diversa. La serenità ha molto dell’accettazione, ma include anche un certo autoriconoscimento dei propri limiti. Vivere in armonia non significa non avere conflitti, ma poter convivere con gli stessi serenamente.
Josè Saramago
È come una mancanza di respiro e un senso di mori È come una mancanza di respiro
e un senso di morire
quando mi stringe improvviso
il desiderio di te tanto lontano
e nulla può calmarlo, altro pensiero
non può occuparmi, tranne il Paradiso
che sarebbe per me lo starti accanto.
Ma poiché ciò m’è negato, più cara,
molto più cara d’una fredda pace
mi è la stretta indicibile −
quasi marchio di fuoco che proclami
ancora e sempre quanto sono tua.
A nessun costo vorrei separarmi
da questo mio dolore.
Margherita Guidacci
da “Anelli del tempo”

dipinto Fanny Nushka Moreaux
Tienimi. Mentre il mondo passa urlando. Davide R Tienimi. 
Mentre il mondo
passa urlando.

Davide Rondoni

illustrazione Marco Cazzato
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