collettivo culturale tuttomondo Gianni Rodari Sulla Luna
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Sulla luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.
Non mandateci un banchiere
sul satellite d’argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.
Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella luna
lui da un pezzo ci sa stare…
A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l’impossibile
anche quando è disperato.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla luna e sulla terra
fate largo ai sognatori!
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Gianni Rodari
illustrazione Emanuele Luzzati
Gianni Rodari, (Omegna, 1920 – Roma, 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in letteratura per l’infanzia e tradotto in molte lingue.
Unico vincitore italiano del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970 fu uno fra i maggiori interpreti del tema “fantastico” nonché, grazie alla Grammatica della fantasia del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell’arte di inventare storie … continua a leggere su Wikipedia
Gianni Rodari Sulla Luna
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Questa splendida poesia di Gianni Rodari, nella sua semplicità spiega una grande verità.
Ci sono cose della vita che è bene non siano analizzate o gestite da chi svolge mestieri o compiti scientifici, finanziari o comunque basati su cose commerciali o scientifiche.
La luna è al centro di questa poesia e il poeta elenca una serie di professionisti che non bisognerebbe spedire sul nostro satellite.
Il motivo è molto semplice: la luna non è solo un satellite nello spazio, è anche e soprattutto qualcosa di romantico, capace di ispirare e suscitare emozioni.
Il poeta esalta il ruolo e l’operato dei sognatori.
Tutte le discipline e le professioni tecniche-finanziarie-scientifiche sono importanti e necessarie, ma il ruolo del poeta, qui esaltato nell’ultima parte della poesia, è assolutamente insostituibile per la sua importanza.
La poesia può essere quindi considerata come un avvertimento a non dedicarsi solamente alle cose scientifiche e razionali e a non trascurare il ruolo importante dei sognatori e dei poeti nel mondo.