collettivo culturale tuttomondo giana anguissola
Care voi,
ed io che vi scrissi che non vi avrei scritto perché non avrei avuto nulla da scrivervi!
Non so da che parte incominciare, invece!
Ma che roba … cioè no, per carità … ma che tipo, voglio dire …no, anche questo non va, riferito a un Ministro di Dio. Insomma, che strano Don Piero è Don Piero!
Come prevedevo, nonno, ieri (scrivo il giorno seguente il mio arrivo) non ha avuto il coraggio di accompagnare sua nipote (me) alla stazione dove un treno l’aspettava per consegnarla a una corriera diretta alla più mogia delle villeggiature: in canonica dove, se a casa mia rigo dritto, avrei dovuto rigar drittissimo, invece di rilassarmi spensieratamente come succede in ogni villeggiatura normale.
Ma, si sa: il rispetto alla veste del parente parroco, alla chiesa alla cui ombra avrei vissuto per due mesi … – Devi essere d’esempio agli altri ragazzi della tua età – mi ordinò addirittura mia madre quale ultima raccomandazione quando il treno si mosse.
E figuriamoci che bella prospettiva!
Giana Anguissola, Le straordinarie vacanze di Violetta, 1964 – frammento
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illustrazione: Alice Paccagnella vincitrice del Concorso d’Illustrazione “BENTORNATA SIGNORA A!” 2017 su un testo di Giana Anguissola, Le straordinarie vacanze di Violetta, 1964
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Giannina (detta Giana) Anguissola (Piacenza, 1906 – Milano, 1966) è stata una scrittrice e pubblicista italiana.
Molto precoce come scrittrice, inizia a scrivere opere di narrativa a soli sedici anni. Collabora con numerosi periodici milanesi: scrive per il quotidiano Il Corriere della Sera e per i periodici collegati La Lettura, La Domenica del Corriere e Il Corriere dei Piccoli. Fra le altre cose, per tutti gli anni trenta firma rubriche di moda con il nome di Gianola in sodalizio con la disegnatrice Brunetta, alias Brunetta Mateldi. Il 3 aprile 1933 sposa lo scrittore Rinaldo Küfferle, il 2 marzo 1943 nasce il figlio Riccardo.
Contemporaneamente al successo d’esordio ottenuto con il romanzo per adulti Il romanzo di molta gente (premio “Le stanze del libro” destinato ad autori emergenti nell’ambito del Premio Viareggio del 1933), Giana Anguissola si afferma come scrittrice per ragazzi scrivendo novelle e racconti a puntate sul “Corriere dei Piccoli” che spesso illustra lei stessa con personaggi che chiama “i miei pupazzi”. Mentre la scrittura per i giovani, nell’ambito del filone realistico ma anche in una originale produzione fantastica, fluisce con naturalezza, la produzione letteraria per adulti incontra minor successo di pubblico e di fatto si esaurirà nell’immediato dopoguerra quando l’attenzione di Giana si volgerà in via elettiva verso la letteratura per ragazzi, con particolare attenzione al mondo delle adolescenti … continua a leggere su Wikipedia
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