cctm collettivo culturale tuttomondo Georges Simenon (Belgio)
Per quarant’anni mi sono annoiato. Ma possibile che nessuno capisca come ‘prima’ qualcosa in me non funzionava? ‘Prima’ se avevo sete non osavo dirlo, né tanto meno entrare in un caffè. Se avevo fame e mi offrivano qualcosa in casa d’amici, per educazione mormoravo “No grazie!” Se mi trovavo su un treno, mi facevo obbligo di fingere di leggere o di guardare il paesaggio, e non mi sfilavo i guanti anche se mi stringevano le dita, perché così prescrivono le buone maniere…Non sono né pazzo, né maniaco! Solo che a quarant’anni ho deciso di vivere come più mi garba senza curarmi delle convenzioni né delle leggi, perché ho scoperto un po’ tardi che nessuno le osserva e che finora sono stato gabbato. Non so quel che farò, né se ci saranno altri avvenimenti di cui la polizia dovrà occuparsi. Dipenderà dai miei desideri. A dispetto di ogni opinione, sono un uomo pacifico. Se un domani incontrassi una donna che ne sia degna, potrei anche sposarla, e non si sentirebbe più parlare di me. Ma se invece mi si esasperasse e se prendessi gusto a una lotta all’ultimo sangue, penso che nulla mi fermerebbe. Per quarant’anni mi sono annoiato ho guardato la vita come quel poverello che con il naso appiccicato alla vetrina di una pasticceria guarda gli altri mangiare i dolci. Adesso so che i dolci sono di coloro che si danno da fare per prenderli.
Georges Simenon
da L’uomo che guardava passare i treni, Adelphi, 1986
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traduzione: Paola Zallio Messori
foto: Scifo Vito, 1983 – fair use
Georges Simenon (Liegi, 1903 – Losanna, 1989) è stato uno scrittore belga di lingua francese, autore di numerosi romanzi, noto al grande pubblico soprattutto per avere inventato il personaggio di Jules Maigret, commissario di polizia francese.
Tra i più prolifici scrittori del XX secolo, Simenon era in grado di produrre fino a ottanta pagine al giorno. A lui si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto diversi pseudonimi. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta Paesi, supera i settecento milioni di copie. Secondo l’Index Translationum, un database dell’UNESCO che raccoglie tutti i titoli tradotti nei Paesi membri, Georges Simenon è il diciassettesimo autore più tradotto di tutti i tempi e il terzo di lingua francese dopo Jules Verne e Alexandre Dumas (padre).
Nonostante la sua opera abbia intrecciato diversi generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice passando dal noir e dal romanzo psicologico, Simenon è noto soprattutto per essere l’ideatore del commissario Maigret, protagonista di racconti e romanzi polizieschi.
Simenon iniziò la sua carriera di scrittore a poco meno di sedici anni, a Liegi, come giornalista nella sua città natale. Negli anni venti, trasferitosi a Parigi, divenne un prolifico autore di narrativa popolare. Negli anni trenta raggiunse la fama grazie al personaggio del commissario Maigret, i cui racconti e romanzi furono i primi a essere pubblicati con il suo vero nome; sino ad allora infatti, Simenon aveva pubblicato opere sotto pseudonimo, usandone decine: il più ricorrente era Georges Sim. Fu quella la svolta nella carriera letteraria di Simenon che, fino agli anni settanta, produsse un considerevole numero di romanzi (gialli e no) che lo rendono uno degli autori più tradotti e più letti del XX secolo. Nonostante l’enorme successo commerciale, la critica letteraria è sempre stata indecisa riguardo a una sua possibile classificazione, tanto che, benché la produzione poliziesca di Simenon riguardi una parte relativamente minoritaria della sua opera, egli è ricordato per lo più come un prolifico autore di romanzi gialli.
Lo stile di scrittura di Simenon è caratterizzato, nonostante il vocabolario scarno e la rinuncia a qualsiasi finezza letteraria, da atmosfere molto dense. Il suo lavoro arriva, nelle sue stesse parole, dal “popolo nudo”, dall’uomo che viene alla luce dietro tutte le possibili maschere. La storia di Simenon è ripercorribile sia nelle sue opere di finzione sia nei diversi romanzi autobiografici. La sua vita privata era instabile: a parte i suoi due matrimoni Simenon ebbe numerose relazioni. Nel corso della sua vita cambiò trentatré residenze, tra Belgio, Francia, Canada, Stati Uniti e Svizzera. (Wikipedia)
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