cctm collettivo culturale tuttomondo George Orwell (UK)
George Orwell (Motihari, 1903 – Londra, 1950)
Fu presto notato che quando c’era lavoro da fare il gatto era introvabile.
Spariva per ore intere per riapparire al momento dei pasti e la sera a lavoro terminato, come se niente fosse stato. Ma portava sì eccellenti scuse e faceva le fusa tanto gentilmente che era impossibile non credere alle sue buone intenzioni.
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da La fattoria degli animali, Arnoldo Mondadori Editore, 1947
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George Orwell (Motihari, 1903 – London, 1950)
It was soon noticed that when there was work to be done the cat could never be found.
She would vanish for hours on end, and then reappear at mealtimes, or in the evening after work was over, as though nothing had happened. But she always made such excellent excuses, and purred so affectionately, that it was impossible not to believe in her good intentions.
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from Animal Farm, Secker and Warburg, 1945
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illustrazione Karina Yashagina
La fattoria degli animali è un romanzo distopico di George Orwell. Il genere è quello della favola classica, in quanto i protagonisti sono animali antropomorfi che simboleggiano tipi umani.
Orwell fa satira della rivoluzione russa e della dittatura di Stalin in modo talmente feroce che il libro, scritto nel 1943, poté essere pubblicato solo a guerra finita, per evitare discordie fra Gran Bretagna e Unione Sovietica.
Il fattore Jones possiede una fattoria, ma non è in grado di governarla: è alcolizzato, incompetente e crudele contro gli animali, che sfrutta senza pietà.
Una sera tutti gli animali si riuniscono intorno a Vecchio Maggiore, un anziano e saggio maiale, che narra loro di un sogno che ha fatto, un mondo dove gli animali sono liberi dall’uomo e si autogestiscono, vivendo in armonia. Vecchio Maggiore muore da lì a poco.
Un giorno Jones dimenticata di dare da mangiare agli animali e questi, esasperati, lo cacciano via. Il ruolo di guida viene assunto da due maiali: Napoleon e Palla di Neve.
da La fattoria degli animali, Arnoldo Mondadori Editore