collettivo culturale tuttomondo Eros Alesi (Italia)
O cara di Eros Alesi (Italia)
O cara.
O padrona morte.
O serenissima morte.
O invocata morte.
O paurosa morte.
O indecifrabile morte.
O strana morte.
O viva la morte.
O morte che è morte.
Morte che mette un punto a questa saetta vibrante.
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Oh querida de Eros Alesi (Italia)
Oh querida.
Oh señora muerte.
Oh serenísima muerte.
Oh invocada muerte.
Oh pavorosa muerte.
O indescifrable muerte.
Oh extraña muerte.
Oh viva la muerte.
Oh muerte que es muerte.
Muerte que marca el alto a esta saeta vibrante.
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Traduzione: web
Photo by Clayton Malquist on Unsplash
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Eros Alesi (Ciampino Marino, 1951 – Roma, 1971) è stato un poeta italiano, morto suicida a soli 20 anni.
“Eros Alesi è stato uno dei miei eroi giovanili.
Alla fine degli anni ‘70, in una fase adolescenziale tirata un po’ per le lunghe, Eros mi appariva come un angelo maledetto.
In una società borghese tutta tesa al consumo di cose e attaccata a valori che tali non erano ma solo apparenze, le poesie di Eros erano un urlo, un “pianto ininterrotto”.
Il suo malessere, la sua tragedia erano una prova delle mie convinzioni. Questa poesie e le poche altre furono scritte nei primi ; anni’70; lui mori nel ’74 e nel modo più logico. lo invece sono invecchiato, sono diventato educatore e padre.
Trovandomi ben schierato da una parte ho dovuto fare i conti con tante convinzioni di allora, che non se ne erano mai andate, a volte in aperta contraddizìone con i compiti che mi spettavano. Non è facile mettere in discussione certe convinzioni, magari affondate in parti profondissime di te.
La fortuna di chi educa (come padre, come insegnante, come operatore sociale) è proprio quella di doversi rimettere in discussione, di non poter rinunciare a questa fatica, a questo privilegio.
Chi rinuncia a ciò, chi rinuncia al cambiamento si ferma. Si ferma. E dopo parecchi cambiamenti, quello che osservo, rileggendo Mamma Morfina, è la sua mancanza di speranza, di prospettive, la sua solitudine. La ribellione di Eros passa in secondo piano, mi interessa di meno.
Tuttora le nostre città trasudano di ragazzi senza prospettive, giovani il cui primo problema è la noia; mi piacerebbe leggere allora le loro parole, se ne scrivono, le loro poesie.
In loro vorrei incontrare, nuovamente, Eros Alesi, e raccontargli quello che ho vissuto ed ascoltare quello che lui ha da dirmi.” Tino Bilara
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o cara