collettivo culturale tuttomondo Ernesto Che Guevara della Serna
di Ernesto Che Guevara della Serna Poesia di addio ad Aleida March
La mia unica al mondo…;
ho estratto di nascosto dalla dispensa di Hikmet questo unico verso innamorato, per
lasciarti l’esatta dimensione del mio affetto.
Ciò nonostante,
nel labirinto più profondo della lumaca taciturna
si stringono e combattono gli estremi del mio spirito:
tu e TUTTI.
Quei TUTTI che mi chiedono la consegna totale,
che la mia sola ombra annerisca il cammino!
Ma senza truccare codici d’amore sublimato
ti porto di nascosto nel mio sacco di viaggio.
(Nella mia borsa di viaggiatore insaziabile io ti porto
come il pane nostro di ogni giorno).
Esco ad innalzare primavere di sangue e di calcina
e ti lascio, nell’incavo della mia assenza,
questo bacio senza dimora conosciuta.
Ma non mi è stata predetta la piazza riservata
alla marcia trionfale della vittoria
e il sentiero che porta al mio cammino è cosparso di ombre già funeste.
Se sono destinato all’oscuro fosso delle fondamenta,
mettilo da parte nell’archivio confuso del ricordo;
usalo nelle notti di lacrime e di sogni…
Addio, mia unica,
non tremare davanti alla fame dei lupi
né al freddo da steppa dell’assenza;
cammini acanto a me, dalla parte del cuore,
insieme andremo avanti fino a quando
sfumerà la rotta …
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de Ernesto Che Guevara a su esposa Aleida March
Mi única en el mundo;
A hurtadillas extraje de la alacena de Hickmet este solo verso enamorado,
para dejarte la exacta dimensión de mi cariño.
No obstante,
en el laberinto más hondo del caracol taciturno
se unen y repelen los polos de mi espíritu:
tú y TODOS.
Los TODOS me exigen la entrega total,
¡Que mi sola sombra oscurezca el camino!
Mas sin burlar las normas del amor sublimado
Te guardo escondida en mi alforja de viaje.
(Te llevo en mi alforja de viajero insaciable
como al pan nuestro de todos los días).
Salgo a edificar las primaveras de sangre y argamasa
y te dejo, en el hueco de mi ausencia,
este beso sin domicilio conocido.
Pero no me anunciaron la plaza reservada
en el desfile triunfal de la victoria
y el sendero que conduce a mi camino está nimbado de sombras agoreras.
Si me destinan al oscuro sitial de los cimientos,
guárdalo en el archivo nebuloso del recuerdo;
úsalo en noches de lágrimas y sueños…
Adiós mi única,
no tiembles ante el hambre de los lobos
ni en el frío estepario de la ausencia;
del lado del corazón te llevo
y juntos seguiremos hasta que la ruta se esfume…
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traduzione: M. Fernàndez
collettivo culturale tuttomondo Ernesto Che Guevara della Serna