cctm collettivo culturale tuttomondo Emily Dickinson L’estate è finita
L’estate è finita di Emily Dickinson (Amherst, 1830 – Amherst, 1886)
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
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da Tutte le poesie, Mondadori, 2022
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The Summer is dying by Emily Dickinson (Amherst, 1830 – Amherst, 1886)
The morns are meeker than they were –
The nuts are getting brown –
The berry’s cheek is plumper –
The rose is out of town.
The maple wears a gayer scarf –
The field a scarlet gown –
Lest I sh’d be old-fashioned
I’ll put a trinket on.
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foto: Oana Stoian – fair use
Emily Dickinson (Amherst, 1830 – Amherst, 1886) è stata una poetessa statunitense, considerata tra i maggiori lirici moderni.
La poetessa americana non ebbe praticamente alcun riconoscimento durante la sua vita (peraltro rimase spesso in solitudine), perché i suoi contemporanei prediligevano un linguaggio maggiormente ricercato e le sue opere, largamente anticipatrici della poesia novecentesca, non risultavano conformi al gusto dell’epoca. La fortuna e quindi il riconoscimento della sua importanza nella letteratura angloamericana, l’arricchirsi delle sue traduzioni, anche in italiano, e di opere di studio su di lei come di quelle a lei dedicate o ispirate sono quindi piuttosto recenti.
Oggi Emily Dickinson viene considerata non solo una delle poetesse più sensibili di tutti i tempi, ma anche una delle più rappresentative.
Il suo linguaggio è semplice e brillante, sia in poesia, sia in prosa.
Alcune caratteristiche delle sue opere, all’epoca ritenute inusuali, sono ora molto apprezzate dalla critica e considerate aspetti particolari e inconfondibili del suo stile. Le digressioni enfatiche, l’uso poco convenzionale delle maiuscole, le lineette telegrafiche, i ritmi salmodianti, le rime asimmetriche, le voci multiple e le elaborate metafore, occasionalmente anche criptiche, sono diventati marchi di riconoscimento per i lettori che anno dopo anno l’hanno apprezzata e tradotta.
L’opera poetica di Dickinson è incentrata sui temi della natura, dell’amore e della morte, e sulla riflessione sul senso della vita. Nell’insieme, le sue liriche racchiudono una profonda angoscia esistenziale espressa con magistrale limpidezza di linguaggio.
Gran parte della sua produzione poetica riflette e coglie non solo i piccoli momenti di vita quotidiana, ma anche i temi e le battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società. Per esempio, più della metà delle sue poesie fu scritta durante gli anni della guerra di secessione americana.
Il suo amore per la natura (per la neve, gli alberi, l’acqua, gli uccelli) traspare in tutte le sue poesie. (fonte Wikipedia)
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