collettivo culturale tuttomondo Charles Baudelaire (Francia)
Dimmi, qualche volta non ti vola via il cuore?
Dis-moi, ton cœur parfois s’envole-t-il?
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Charles Baudelaire
frammento da Moesta et errabonda, 1857
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foto: Henk Jonker, Volendam, Olanda, 1947 – fair use
“Moesta et errabunda” è una lirica appartenente alla raccolta “Les Fleurs du mal” (I Fiori del Male) di Charles Baudelaire; la prima edizione fu pubblicata il 25 giugno del 1857.
L’opera suscitò grande scandalo nella critica e nel pubblico: la direzione della Sicurezza pubblica ne ordinò il sequestro e impose la soppressione di sei testi ritenuti osceni. Nelle due edizioni successive dell’opera Baudelaire aggiunse 35 componimenti.
L’edizione era originariamente suddivisa in cinque sezioni: Spleen et ideal, Les Fleurs du mal, Révolte, Le vin e La mort; “Moesta et errabunda” appartiene alla prima.
I componimenti inclusi nella sezioen Spleen et ideal sono tutti caratterizzati dalla medesima tematica: il poeta manifesta il suo desiderio di fuggire dallo spleen, stato di depressione cupa, noia, disgusto per il mondo in cui vive e rifiuto per la vita borghese nella metropoli moderna.
Egli si protende verso un ideale di bellezza e purezza ma la tensione risulta vana, facendolo ricadere costantemente in basso, per una sorta di volluttà della degradazione e della colpa.
“Moesta et arrabunda” significa letteralmente “mesta ed errabonda” in riferimento alla figura femminile di nome Agata, che compare nel testo.
Giovane donna inquieta e desideriosa di fuggire dalla città verso un altrove, richiamato dall’espressione “paradis parfumé” ripetuta più volte nel testo.
Due principali campi semantici caratterizzano la lirica: il bene che ha influenza positiva sul poeta e, il male con influenza negativa. Le connotazioni positive sono più numerose rispetto alle connotazioni negative (graficamente l’impatto è evidente); ciò tuttavia evidenzia maggiormente il distacco tra la rude realtà e il paradiso esotico descritto da Baudelaire.
Il ritratto negativo della realtà è costituito da pochi termini, che scalfiscono il lettore figurandogli nella mente la vita buia e scandita dagli orari di fabbrica del XIX secolo.
L’autore appesantisce il nostro animo mostrandoci quanto lontano e impossibile sia da raggiungere il paradiso profumato, colorato, lieto, felice, adorno di bouquets, collines e bosquets. (by Erica Regalin)
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Dimmi, qualche volta non … Dis-moi, ton cœur parfois … Charles Baudelaire