collettivo culturale tuttomondo Cecilia Bartoli & Philippe Jaroussky
Cecilia Bartoli & Philippe Jaroussky, T’ abbraccio, mia Diva, 1688
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CREONTE: T’abbraccio mia diva…
NIOBE: Ti stringo mio nume…
CREONTE E NIOBE: Ti lego al mio cor.
NIOBE: Tua luce m’avviva…
CREONTE: Mia vita è il tuo lume…
CREONTE E NIOBE: Mia gioia è il tuo ardor.
Cecilia Bartoli & Philippe Jaroussky, T’ abbraccio, mia Diva da Niobe, regina di Tebe, 1688 di Agostino Steffani
Agostino Steffani (Castelfranco, 25 luglio 1655 – Francoforte sul Meno, 12 febbraio 1728) è stato un vescovo cattolico e compositore italiano.
Nacque nel 1655 a Castelfranco, nella Repubblica di Venezia. Formatosi con Francesco Cavalli, divenne cantante del coro di San Marco a Venezia. Ferdinando Maria di Baviera e la sua consorte Enrichetta Adelaide di Savoia che l’ascoltavano a Padova, ne provarono tanto piacere che chiesero al capo coro di poterlo portare alla loro corte Wittelsbach a Monaco di Baviera, promettendo di provvedere ai suoi bisogni e di assicurargli un avvenire.
A Monaco fu affidato al maestro di musica Johann Kaspar Kerll. Nel 1672 fu portato a Roma alle cure di Ercole Bernabei. Sotto un tale maestro, i progressi del ragazzo furono rapidi. Steffani era entrato in seminario dopo avervi fatto i suoi studi, ricevette la tonsura e prese il titolo di abate, che conservò sempre.
Divenuto un distinto compositore, scrisse dapprima per la chiesa, in particolare più messe per la cappella dell’elettore di Baviera a Monaco di cui divenne organista di Corte dal 1675. Non aveva che diciannove anni quando pubblicò una raccolta di salmi a otto voci nei quali si nota già una certa arte di scrivere. Questa raccolta fu seguita da sonate per quattro strumenti e duetti a due voci con basso continuo, opera di più grande merito e che vengono spesso messi in parallelo con quelli di Clari, che li prese a modello.
Tutte queste opere, composte per la corte di Monaco, furono più tardi ricompensate dalla nomina ad abate di Lipsia … continua a leggere su Wikipedia
Cecilia Bartoli & Philippe Jaroussky, T’ abbraccio, mia Diva da Niobe, regina di Tebe, 1688 di Agostino Steffani