collettivo culturale tuttomondo case famose – Boschi Di Stefano
Casa-Museo Boschi Di Stefano – Milano
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foto: Casa-Museo Boschi Di Stefano, via Giorgio Jan, 15 – Milano
Casa Museo Boschi di Stefano
È una dimora storica a Milano. Progettata da Piero Portaluppi al numero 15 di Via Giorgio Jan.
Qui hanno abitato Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda di Stefano (1901-1968): i due coniugi che nel corso di una vita, hanno raccolto una straordinaria collezioni d’arte contemporanea del XX secolo.
Nelle sale del loro appartamento sono oggi esposti circa trecento pezzi selezionati tra le oltre duemila pitture e sculture collezionate e comprendenti opere di Piero Marussig, Umberto Boccioni, Mario Sironi, Giogio de Chirico, Arturo Martini, Achille Funi, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Lucio Fontana, Renato Biroli, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Enrico Baj, Piero Manzoni.
Boschi di Stefano House Museum
It is a historic residence in Milan. Designed by Piero Portaluppi at 15 Via Giorgio Jan.
Antonio Boschi (1896-1988) and Marieda di Stefano (1901-1968) lived here: the couple who, over the course of a lifetime, have collected an extraordinary art collection contemporary of the twentieth century .
In the halls of their apartment, about three hundred pieces are now exhibited, selected from over two thousand paintings and sculptures collected and including works by Piero Marussig, Umberto Boccioni, Mario Sironi, Giogio de Chirico, Arturo Martini, Achille Funi, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Lucio Fontana, Renato Biroli, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Enrico Baj, Piero Manzoni.
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Casa Museo Boschi Di Stefano, così come la vediamo oggi, riflette solo in minima parte l’aspetto originario che la collezione aveva quando i coniugi Boschi l’abitavano e vi ricevevano artisti, intellettuali e amici, assidui frequentatori delle colte serate che i due spesso organizzavano.
Chi ha avuto modo di visitare l’appartamento di Antonio e Marieda racconta di quadri disseminati ovunque, dal pavimento al soffitto, l’uno sopra l’altro in un succedersi senza tregua che non risparmiava neanche le ante delle porte. Alessandro Mendini, nipote affezionato della coppia, racconta che in casa c’erano sempre scalette, chiodi e un martello, e per lo zio collocare un nuovo quadro significava spesso modificare il puzzle interminabile di una intera parete. Ai quadri si aggiungevano le sculture e le ceramiche, appoggiate ai mobili e custodite nelle vetrine.
L’impressione era quella di un coinvolgimento totale, un assedio di immagini che lasciava senza fiato chi veniva accolto dalla frizzante Marieda e dal marito. A testimonianza della disposizione originaria rimangono le foto di Gabriele Basilico scattate nei primi anni Ottanta. La sequenza delle opere era ininterrotta e solo apparentemente affastellata.
case famose – Boschi Di Stefano