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Antonio Vivaldi (1678 – 1741)

03/09/2023 By carlaita

cctm collettivo culturale tuttomondo Antonio Vivaldi Jaroussky Philippe Jaroussky

Antonio Vivaldi –  Filiae maestae Jerusalem, RV 638: II. Sileant Zephyri

_
Sileant zephyri
rigeant prata,
unda amata,
frondes, flores non satientur.
Mortuo flumine,
proprio lumine
luna et sol etiam priventur.

Tacciano i venti,
gelino i prati,
l’amata corrente,
il fogliame, i fiori non siano nutriti .
Morto il fiume,
la luna e anche il sole
siano privati della propria luce.

Antonio Vivaldi –  Filiae maestae Jerusalem, RV 638: II. Sileant Zephyri

Counter-tenor Vocals: Philippe Jaroussky
Ensemble: Artaserse
Conductor: Philippe Jaroussky
Composer: Antonio Vivaldi

album: Passion Jaroussky, Warner Classics, 2019

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Philippe Jaroussky, giovane controtenore francese dalla carriera travolgente, è da tempo acclamato dal pubblico e dalla critica per le sue straordinarie qualità di interprete vocale.

La sua formazione musicale è assolutamente solida, essendosi dedicato fin da bambino allo studio del violino e del pianoforte al Conservatorio di Versailles, per specializzarsi successivamente in canto al Conservatorio di Parigi.
Il repertorio nel quale eccelle è indubbiamente quello barocco pur non mancando incursioni nella musica francese per canto e pianoforte del XIX secolo e nella musica contemporanea.

Born in 1978, Philippe Jaroussky has established himself as the most admired countertenor of his generation, as confirmed by the French ‘Victoires de la Musique’ awards (‘Revelation Artiste Lyrique’ in 2004, ‘Artiste lyrique de l’année’ in 2007 and in 2010, CD of the Year 2009) and multiple Echo Klassik Awards in Germany (2005, 2008, 2011-2012 and 2015).

Jaroussky’s technique allows him the most audacious nuances and impressive pyrotechnics.

He has explored a vast Baroque repertoire, from the refinement of the Italian Seicento with Monteverdi, Sances and Rossi, to the staggering brilliance of Handel and Vivaldi arias (singing more music by the latter composer than any other over the last few years).

He has worked with renowned period-instrument orchestras such as L’Arpeggiata, Les Arts florissants, Ensemble Matheus, Les Musiciens du Louvre, Le Concert d’Astrée, Le Cercle de l’Harmonie and Europa Galante with conductors including Christina Pluhar, William Christie, Jean-Christophe Spinosi, Marc Minkowski, René Jacobs, Jérémie Rhorer, Emmanuelle Haïm, Jean-Claude Malgoire and Fabio Biondi.

With pianist Jerôme Ducros, he has looked beyond the Baroque – to fin-de-siècle French song (the album Opium), as well as premiering contemporary vocal music composed for him by Marc-André Dalbavie (Sonnets de Louise Labé, which Jaroussky sang most recently at the 2014 Salzburg Festival).

He has been praised for performances in all the most prestigious concert halls in France (Théâtre des Champs-Elysées, Théâtre du Châtelet, Salle Pleyel, Salle Gaveau, Opéra de Lyon, Opéra de Montpellier, Opéra de Nancy, Arsenal de Metz, Théâtre de Caen) and abroad (The Barbican Centre and Southbank Cente in London, the Palais des Beaux Arts in Brussels, Grand Théâtre du Luxembourg, the Konzerthaus in Vienna, the Staatsoper and Philharmonie in Berlin, Teatro Real in Madrid, Carnegie Hall and the Lincoln Center in New York).

Philippe Jaroussky is signed exclusively to Erato and has received numerous awards for his recordings with the label.

With Heroes (Vivaldi opera arias) and La Dolce Fiamma he achieved Gold disc status; his tribute to Carestini (with le Concert d’Astrée and Emmanuelle Haim) won CD of the year at the Victoires de la Musique and the Midem Classical Awards in 2009; his Stabat Mater with soprano Julia Lezhneva and I Barocchisti picked up the 2014 International Classical Music Awards for best Baroque Vocal Album and Best Opera Album.

Of the 2013 release Farinelli: Porpora Arias, Gramophone wrote: “Jaroussky’s rapid passagework in quick heroic arias is precise…but the outstanding moments are slow arias that could have been tailor-made for Jaroussky’s sweetly graceful melodic singing”.

In recent years he has collaborated with singers including Cecilia Bartoli and Nathalie Stutzmann, as well as singing with and directing the Ensemble Artaserse, the Baroque orchestra he founded in 2002. The group takes its name from the Vinci opera Artaserse, which Jaroussky revived in its spectacular modern-day permiere as one of five exceptional countertenors in the cast.

 

cctm.website

Antonio Vivaldi –  Filiae maestae Jerusalem, RV 638: II. Sileant Zephyri – Counter-tenor Vocals: Philippe Jaroussky

 

 
 

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Ma se sono diversa … https://cctm.website/fernan Ma se sono diversa … https://cctm.website/fernanda-romagnoli-italia-3/
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Intanto non la chiamare gente, sono persone, una p Intanto non la chiamare gente, sono persone, una per una. Se la chiami gente non fai caso alle persone.

Erri De Luca

Illustrazione di xuan loc xuan
Tutto sbagliato E fu così che ci trovammo nel po Tutto sbagliato

E fu così che ci trovammo
nel posto sbagliato
al momento giusto
o forse
era il posto giusto
al momento sbagliato
con tutta probabilità
era tutto sbagliato
il posto
ed
il momento.

Erano sbagliati gli alberi e le strade
era sbagliato il cielo
ed il cemento
eri sbagliata tu
ero sbagliato io.

Sbagliammo il primo bacio
e l’ultimo
il primo appuntamento.
Il primo orgasmo fu sbagliato
e fu sbagliato il primo vaffanculo.
Fu sbagliato dirti t’amo
fu sbagliato dirti t’odio.

In realtà t’odio non te lo dissi mai
lo pensai
sbagliando.

Però sbagliò la luna ad esser piena quella notte
e a illuminarti il viso
sbagliarono i tuoi occhi ad esser belli in pianto
sbagliarono gli abbracci
quelli non dati
quelli dati
quelli non chiesti
quelli sperati.

E fu così che ci perdemmo
il sole sorse a ovest
abbaiarono i cavalli
i tassisti romani
offrirono un giro gratis
a tutti.
Guido Catalano

foto Gianni Boradori 

#OgniVoltaCheMiBaciMuoreUnNazista
Rizzoli
#PFR
Non muoverti. Se ti muovi lo infrangi. È come una Non muoverti.
Se ti muovi lo infrangi.
È come una gran bolla di cristallo
sottile
stasera il mondo: …
è sempre più gonfia e si leva.
O chi credeva
di noi spiarne il ritmo e il respiro?
Meglio non muoversi.
È un azzurro subacqueo
che ci ravvolge
e in esso
pullulano forme immagini arabeschi.
Qui non c’è luna per noi:
più oltre deve sostare:
ne schiumano i confini del visibile.
Fiori d’ombra non visti,
immaginati, frutteti imprigionati
fra due mura,
profumi tra le dita dei verzieri!
Oscura notte,
crei fantasmi o adagi
tra le tue braccia un mondo?
Non muoverti.
Come un’immensa bolla
tutto si gonfia, si leva.
E tutta questa finta realtà
scoppierà

forse.

Noi forse resteremo.

Noi forse.

Non muoverti.
Se ti muovi lo infrangi.

Piangi?

Eugenio Montale

dipinto Nikoletta  Bati
Il gatto trasforma le emozioni negative in positi Il gatto trasforma le emozioni 
negative in positive. 
Accarezzandolo ti senti meglio. 
Quando si strofina, 
il tuo spirito si rallegra. 
Quando ti miagola, 
parla con te una lingua d’amore. 
Quando ascolti le sue fusa, 
la tua anima si rasserena. 
Questa è la sua magia, 
questo è il suo potere.

(Corrado Debiasi, “Il villaggio dei monaci senza tempo”)
Cosa fa l'amore quando è stanco? Si spoglia, sca Cosa fa l'amore quando è stanco? 
Si spoglia, scalzo 
cammina piano piano,
si lega forte all'albero maestro,
mesto e solitario prega 
in silenzio
sbriciola il pane al pettirosso,
telefona a chi è lontano quando è sera,
all'ora di cena ricorda 
una canzone e canta 
sottovoce 
mentre apparecchia. 
L'amore quando è stanco mangia pane e tempo, 
sbriciola le ore in minuti e li divora ingordo
arreso al morso amaro della fretta.
Doris Bellomusto 

foto: Sombras projetadas (de Lourdes Castro e René Bertholo), Rue de Saints Pères, Paris, 1964
Non sono capace, amore, di farti un canto. Tu sei Non sono capace, amore, di farti un canto.
Tu sei tutto di spine e di fuoco
e mi tieni lontana dal tuo cuore
pericoloso. Io non so bastarti alla gioia
e così poco così poco mi pare
t’incanto, sollevo quell’ombra scontrosa
che tu sei tutto d’amaro e furore
tu sei in urto e sperdimento
mio velocista, mio primatista del cuore
mio barbarico ragazzo di vento
mio torrente furioso
arrivi alla mia acqua quieta
con onde e sonagli e pepite d’oro.
Vecchio fiume saremo un bel giorno io e te,
io acqua e tu moto, io sponda e tu vento,
io pioggia e tu lampo,
io pesce e tu guizzo d’argento
io luna riflessa, tu cielo tu spada
d’Orione, tu tutto l’amore umano
che tento che tento
d’amarti per bene
mio grembo splendenza.
E tu prendimi
portami con te
come un incendio
nelle tue abitudini.

Mariangela Gualtieri

foto Teresy Gierzyńskiej
#penauts 🥜 #penauts 🥜
da Giocavo all’ala, Pequod, 2005 .. https://cctm da Giocavo all’ala, Pequod, 2005 .. https://cctm.website/stefano-simoncelli-italia/
Illustrazione digitale @dina_atelier_d 
#stefanosimoncelli #poesia #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #pequod
Questa storia non è ancora accaduta, ma accadrà Questa storia non è ancora accaduta, ma accadrà sicuramente domani. Ecco cosa dice.

Domani una brava, vecchia maestra condusse i suoi scolari, in fila per due, a visitare il Mueseo del Tempo Che Fu, dove sono raccolte le cose di una volta che non servono più, come la corona del re, lo strascico della regina, il tram di Monza, eccetera.

In una vetrinetta un po’ polverosa c’era la parola “Piangere” … https://cctm.website/gianni-rodari-italia-24/
#giannirodari #piangere #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Vorrei del vino te e le conseguenze. Charles Buko Vorrei del vino
te
e le conseguenze.

Charles Bukowski 

dipinto Jospeh Lorusso
E come si fa a dire ti voglio bene a una persona a E come si fa a dire ti voglio bene a una persona a cui vuoi bene? 

Jonathan Safran Foer 

foto Steve Chen
Io per esempio, colleziono pensieri. Nicolas Ba Io per esempio, 
colleziono pensieri. 

Nicolas Barreau

foto © Geir Fløde
Disattenzione di Wislawa Szymborska Ieri mi sono Disattenzione di Wislawa Szymborska 

Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare
domande,
senza stupirmi di niente.

Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.

Inspirazione, espirazione, un passo dopo
l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.

Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.

Nessun come e perché -
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.

Ero come un chiodo piantato troppo in
superficie nel muro
(e qui un paragone che mi è mancato).

Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter
d’occhio.

Su un tavolo più giovane da una mano d’un
giorno più giovane
il pane di ieri era tagliato diversamente.

Le nuvole erano come non mai e la pioggia
era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.

La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.

E’ durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.

Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.

foto : Pearl White, 1916
da La distruzione dell’amore, Interno Poesia, 20 da La distruzione dell’amore, Interno Poesia, 2022 … https://cctm.website/anna-segre-italia/
#annasegre #internopoesia #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
La teoria del colore Arancione Il colore più fi La teoria del colore Arancione 

Il colore più fiammeggiante del pianeta. E’ il colore del fermento, dell’attesa di qualcosa di migliore, è energia e calore … https://cctm.website/la-teoria-del-colore-arancione/
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Lilybris - Cecilia Roda ✨ Lilybris - Cecilia Roda ✨
Le cose gratuite sono quelle che costano di più. Le cose gratuite sono quelle che costano di più. Come? Costano lo sforzo per capire che sono gratuite.

Cesare Pavese
Cosa rimpiange di più della vita sig. Bukowski: l Cosa rimpiange di più della vita sig. Bukowski: le donne, l’alcol o la poesia?

- Lasciare mia moglie con questa pila di niente. Però vorrei che lei sapesse che tutte le notti dormite accanto a lei, anche le discussioni inutili, erano sempre cose splendide. E le più difficili delle parole che ho sempre avuto paura a dire ora possono essere dette: ti amo.

foto Charles Bukowski & Linda Lee Beighle
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