centro cultural tina modotti Andrew Faber (Italia)
Credevi fosse scontato
incontrare un amico
fermarti al bar
prendere un caffè
portare tuo figlio a mangiare un gelato
chiedere un abbraccio
più lungo del solito
ad una persona importante
per mandare via
un po’ di quel freddo arretrato.
Credevi fosse scontato
fare sorprese o regali
pensare: adesso la vado a trovare
e le dico se ha voglia
di andarcene al mare.
Magari stasera la invito
a restare a dormire.
Ma chissenefrega
qualsiasi cosa va bene
purché sia vicina.
Che solo a pensarla lontana
mi sento morire.
Credevi fosse scontato
fare progetti
programmare vacanze
partenze
era soltanto il tempo a mancare.
Tutto il resto, solamente dettagli.
Solamente scemenze.
Credevi fosse scontato il diritto alla felicità.
e un po’, lo credevamo tutti.
La nostra vita ci manca.
Le nostre certezze, i nostri riferimenti.
Dobbiamo avere pazienza.
Finirà questo inferno.
Finirà questa lunga giornata d’inverno.
Torneranno persino le vecchie abitudini.
Torneremo a far sogni sentendoci vivi.
Torneremo a ballare pensandoci nudi.
Torneranno le notti a far tardi e saranno migliori.
Dobbiamo avere pazienza.
Torneranno i sorrisi, gli abbracci
le labbra a baciarsi.
Le stelle e i tramonti.
Torneranno i colori.
Andrew Faber
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foto dal web
Andrew Faber, classe 1978, nasce a Roma.
Da sempre grande appassionato di letteratura e di musica, inizia a scrivere suoi componimenti nel 2013, quando decide di raccoglierli in un blog che ad oggi conta circa 70.000 persone.
Ha pubblicato diversi racconti per la casa editrice GEMMA EDIZIONI, comparendo nelle raccolte: uomini su carta ed {n}vite.
Ha da poco concluso il suo primo lavoro editoriale con Miraggi Edizioni dal titolo: non ho ancora ucciso nessuno, giunto in poche settimane alla centottantottesimilionesima ristampa, diventando di fatto, più ricco di Cardinal Bagnasco.
Tiene reading e concerti presso circoli letterari, teatri, scuole, bagni pubblici e non, in un tour costante che abbraccia per intero lo stivale, accompagnato all’occorrenza dal Maestro – nonché amico di vecchia data – Giorgio Amendolara
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Andrew Faber (Italia)