cctm collettivo culturale tuttomondo Andrea Bajani (Italia)
Imparare a parlare dai bambini.
Inventare il plurale delle cose.
Un bau due tre quattro bai.
Dimenticare le coniugazioni
Far cadere in terra il tempo.
Non camminarci sopra scalzi.
Andrea Bajani
da Promemoria, Einaudi, 2017
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foto: Alana Mertens – fair use
“Promemoria si rivela dunque un libro attraverso cui scoprire diversi, inaspettati gradi della nostra realtà, viaggiare nel multiverso dei mondi possibili, raccogliendo il testimone, a distanza di trent’anni, di un altro importante esordio poetico: quello di Valerio Magrelli con Ora serrata retinae”
Bianca Garavelli, Avvenire
Andrea Bajani, Promemoria, Einaudi, 2017
I calibratissimi versi esprimono lo spaesamento, la solitudine, l’assenza. La scelta ricorrente dei verbi all’infinito rimanda sì all’appunto domestico da appendere, per ricordare, ma esprime anche la ripetitività delle azioni e situazioni umane. Per Tiziano Scarpa, Andrea Bajani è stato capace di ascoltare la nostra lingua, «non soltanto nella sua sapidità lessicale, ma nella sua muscolatura grammaticale; ha assecondato questa potenzialità, questa potenza; le ha obbedito. Fra le pieghe della grammatica ha trovato questa energia e l’ha fatta sprigionare», dando vita ad un libro «abissale».
Promemoria è un libro «che punta all’essenzialità. Il tema è la consistenza del linguaggio: le parole sono indumenti che vanno stretti, rifugi in cui chiudersi a chiave, urne per conservare reliquie, case da arredare, bestie che vanno in calore e abbaiano la notte» (Andrea Cortellessa, «Il Sole 24 Ore»).
Bisogna «lasciare una | sporta di parole per chi resta | lasciare una sporta a parte | per chi nel buio si dispera». Ecco allora che si intravedono come feritoia e spiraglio di speranza in un mondo ingannevole l’ironia e l’amore anche se il senso ultimo dell’esistenza rimane impenetrabile e «imprendibile» (Antonio Prete, «il manifesto»).
In ogni uomo dimora nel profondo una scatola nera, va trovata, suggerisce l’autore, e poi «ascoltata» e alla fine «colorata». Tanti sono gli spunti di riflessione suggeriti dalle parole incisive; è necessario capire perché e quando siamo morti, lasciare indietro i padri, «dentro la tagliola», per affrontare il cammino difficile del vivere.
Andrea Bajani è nato a Roma nel 1975.
È autore, fra gli altri, dei romanzi Cordiali saluti (Einaudi 2005), Se consideri le colpe (Einaudi 2007, Feltrinelli UE 2021; premi Super Mondello, Brancati, Recanati e Lo Straniero), Ogni promessa (Einaudi 2010, Feltrinelli UE 2021; premio Bagutta), Mi riconosci (2013), La gentile clientela (2013) e Il libro delle case (2021, finalista al premio Strega e al premio Campiello). È inoltre autore dei volumi di poesie Promemoria (Einaudi 2017), Dimora naturale (Einaudi 2020) e L’amore viene prima (Feltrinelli, 2022).
I suoi libri sono tradotti in 17 Paesi. È writer in residence presso la Rice University di Houston, in Texas.
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