cctm collettivo culturale tuttomondo Aldo Busi (Italia)
Cosa resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco, e anch’io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci.
Aldo Busi
da Seminario sulla gioventù, Adelphi, 1984
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opera: Lino Frongia
Seminario sulla gioventù, il libro che rivelò il fragoroso talento di Aldo Busi, dopo una ventennale gestazione apparve per la prima volta presso Adelphi nel 1984.
Vi riluceva lo scintillio di una vita brada, che guata le occasioni dietro ogni angolo, spregiudicata e curiosa, fondata su una perpetua disponibilità a passare dalla panchina del barbone ai lussi del vizioso. Un romanzo che è la storia di un’autoeducazione selvaggia, attraverso una folta sequenza di avventure, incontri, fagocitazioni, seduzioni e soprattutto fughe, perché la vocazione del protagonista è quella di evadere da ogni esperienza che tenda a chiudersi su se stessa. E ogni fuga lascia in dono al lettore un personaggio, una storia, avvolti da quella dolorosità peculiare della gioventù, del primo urto di una pelle impreparata, che qui si scopre in tutta la sua irreale acutezza.
Aldo Busi (Montichiari, 1948) è uno scrittore, traduttore e opinionista italiano.
Nel 1984, al suo esordio letterario, vince il Premio Mondello “Opera prima” con Seminario sulla gioventù, nel 2002 vince il premio Frignano per il romanzo breve La signorina Gentilin dell’omonima cartoleria e nel 2013 vince il premio letterario Boccaccio per la traduzione in italiano contemporaneo del Decameron di Giovanni Boccaccio … continua a leggere su Wikipedia
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