centro cultural tina modotti Alda Merini Se dovessi
Se dovessi fare un collage del tuo amore
metterei una soglia di baci ardenti
una finestra rotta
e un passero che canta sul balcone
non c’era niente dentro il nostro amore
c’era soltanto un intero universo.
Se tuviera que hacer un colage de tu amor
pondría un umbral de besos ardientes
una ventana rota
y un parájo que canta
al balcón
no había nada
dentro nuestro amor
había sólo un universo entero
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Alda Merini
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Traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
illustrazione: The Humming Birds by Lyse, Imagine Studio
Alda Merini (Milán, 21 de marzo de 1931 – ibíd. 1 de noviembre de 2009) fue una escritora y poetisa italiana.
Alda estudió en el Instituto Laura Solera Mantegazza y no consiguió matricularse en el Liceo Manzoni al no superar el examen de italiano. Durante este tiempo estudió piano, instrumento que apreciaba especialmente.
Publicó a edad muy temprana, con sólo quince años, gracias a la protección de Giacinto Spagnoletti, que fue quien descubrió su talento artístico. En 1947, Merini encuentra le prime ombre della sua mente («las primeras sombras de su mente») y es internada durante un mes en el Hospital Psiquiátrico de San Raffaele Turro (Villa Turro) de Milán. Cuando sale, Giorgio Manganelli (a quien había conocido en casa de Spagnoletti junto a Luciano Erba y a Davide Turoldo) lleva a Merini a terapia con los psicoanalistas Fornari y Cesare Musatti… (fonte Wikipedia)
«Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita.»
Alda Merini, La pazza della porta accanto
La pazza della porta accanto è un libro in prosa della scrittrice italiana Alda Merini pubblicato da Bompiani nel 1995.
Il libro inizia con un incipit in versi. Le pagine in prosa, premesse ognuna da una lirica, sono divise in quattro sezioni (“L’amore”, “Il sequestro”, “La famiglia”, “Il dolore”).
Al termine dell’opera, dopo la bibliografia, è riportata, con il titolo “La polvere che fa volare”, una conversazione con Alda Merini dalla quale si possono estrapolare molte notizie autobiografiche.
L’opera è formata da annotazioni, pagine di diario senza data, massime, racconti di amori trovati e perduti, sentimenti, paure e ricordi che seguono tutti un flusso di pensieri non lineare, ma a sussulti a ruota libera. (fonte Wikipedia)