cctm collettivo culturale tuttomondo Alda Merini Se dovessi
Se dovessi fare un collage del tuo amore
metterei una soglia di baci ardenti
una finestra rotta
e un passero che canta sul balcone
non c’era niente dentro il nostro amore
c’era soltanto un intero universo.
If I were to craft a collage of our love,
I’d include:
A threshold strewn with fiery kisses
A shattered window
A sparrow perched, singing on the balcony
For there was nothing contained within our love,
Only an infinite cosmos.
Alda Merini
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illustrazione: The Humming Birds by Lyse, Imagine Studio
Alda Merini (Milano, 1931 – Milano, 2009) è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana.
La sua esperienza di vita, l’alternarsi di lucidità e follia, l’internamento in manicomio, sono costantemente presenti nella sua poetica.
Lo stile di Alda Merini, poetessa di squisita sensibilità, è caratterizzato allo stesso tempo da una spiccata lucidità visionaria e da una certa inquietudine di sottofondo, espresse tuttavia attraverso toni semplici, lineari, limpidi.
Una sorta di «fantastica irruenza» creativa, per usare le parole del critico Giorgio Manganelli.
Alda Merini (Milan, 1931 – Milan, 2009) was an Italian poet, aphorist, and writer.
Her life experiences, the alternation between lucidity and madness, and her confinement in a mental hospital are constantly present in her poetry.
The style of Alda Merini, a poet of exquisite sensitivity, is characterized at the same time by a marked visionary lucidity and a certain underlying unease, expressed however through simple, linear, and clear tones.
A sort of “fantastic impetuosity” of creativity, to use the words of critic Giorgio Manganelli.
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«Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita.»
Alda Merini, La pazza della porta accanto
La pazza della porta accanto è un libro in prosa della scrittrice italiana Alda Merini pubblicato da Bompiani nel 1995.
Il libro inizia con un incipit in versi. Le pagine in prosa, premesse ognuna da una lirica, sono divise in quattro sezioni (“L’amore”, “Il sequestro”, “La famiglia”, “Il dolore”).
Al termine dell’opera, dopo la bibliografia, è riportata, con il titolo “La polvere che fa volare”, una conversazione con Alda Merini dalla quale si possono estrapolare molte notizie autobiografiche.
L’opera è formata da annotazioni, pagine di diario senza data, massime, racconti di amori trovati e perduti, sentimenti, paure e ricordi che seguono tutti un flusso di pensieri non lineare, ma a sussulti a ruota libera. (fonte Wikipedia)