collettivo culturale tuttomondo Abbey Lincoln – Max Roach – All Africa
Max Roach, All Africa, 1960
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The beat has a rich and magnificent history
Full of adventure, excitement, and mystery
Some of it bitter, and some of it sweet
But all of it part of the beat, the beat, the beat
They say it began with a chant and a hum
And a black hand laid on a native drum
Bantu, Zulu, Watusi, Ashanti, Herero, Grebo, Ibo, Masuto, Nyasa, Ndumbo, Umunda, Bobo, Kongo, Hobo, Kikuyu, Bahutu, Mossi, Kisii (Kissi/Kisi), Mbangi, Jahomi, Fongo, Bandjoun, Bassa, Yoruba, Gola, Ila, Mandingo, Mangbetu, Yosee, Bali, Angoli, Biombii, Mbole, Malinke, Mende, Masai (Maasai), Masai, Masai
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Max Roach , All Africa dall’ album We Insist! Max Roach’s Freedom Now Suite, 1960
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Booker Little (trumpet)
Julian Priester (trombone)
Walter Benton (tenor saxophone)
Coleman Hawkins (tenor saxophone)
James Schenck (bass)
Max Roach (drums)
Abbey Lincoln (vocals)
Nat Hentoff (supervisor)
Nola’s Penthouse Sound Studios, NYC, August 31, 1960
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immagine: copertina del disco
We Insist! Max Roach’s Freedom Now Suite è un album di musica jazz del 1960 contenente una suite che Max Roach e il paroliere Oscar Brown avevano iniziato a sviluppare nel 1959 in vista del centennale (nel 1963) della dichiarazione di emancipazione.
La copertina dell’album, che mostra tre afro-americani seduti al bancone di un bar (presumibilmente per soli bianchi) mentre si voltano a guardare verso la fotocamera, mentre dall’altra parte del bancone, un perplesso barista bianco asciuga un bicchiere, si riferisce al movimento per i diritti civili del popolo afroamericano, come anche la perentoria affermazione presente nel titolo del disco: We Insist! (“Noi insistiamo!”).
L’influente The Penguin Guide to Jazz assegna al disco il massimo dei voti, e lo ritiene opera fondamentale per lo sviluppo del genere free jazz.
Un’operazione così esplicita per l’epoca e per le forti tematiche “razziali” dei brani (anche per quanto riguarda la copertina del disco, volutamente provocatoria), che contribuì all’inserimento di Roach nella “lista nera” dell’industria discografica statunitense nella seconda metà degli anni sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d’incisione … continua a leggere su Wikipedia
Abbey Lincoln – Max Roach
Max Roach , All Africa dall’ album We Insist! Max Roach’s Freedom Now Suite, 1960