cctm collettivo culturale tuttomondo Zadie Smith (UK)
Vedete, Millat non l’amava. E lei pensava che Millat non l’amasse perché non poteva. Pensava che fosse così danneggiato da non poter più amare nessuno. E voleva trovare chi l’aveva danneggiato fino a quel punto, danneggiato in modo tanto terribile, voleva trovare chiunque l’avesse reso incapace di amarla.
Che strano, il mondo moderno. Nelle toilette si sentono ragazze che dicono: “Sì, mi ha scopata e poi se n’è andato. Non mi amava. Era completamente incapace di amare. Era troppo incasinato per sapermi amare.
Ora, com’è accaduto? Che cosa, in questo secolo così poco amabile, ci ha convinti che malgrado tutto siamo da amare come persone, come specie? Chi ci ha portato a pensare che chiunque non ci ami sia in qualche modo danneggiato, mancante di qualcosa, malfunzionante?
I cartoncini per le varie festività continuano a ripeterci che tutti meritano amore. No. Tutti meritano aria fritta. Non tutti meritano amore in ogni occasione.
Zadie Smith
da Denti bianchi, Mondadori, 2000
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foto: Heiko Waechter – fair use
Zadie Smith (Londra, 1975) è autrice di cinque romanzi, fra cui Denti bianchi, Della bellezza e Swing Time (Mondadori) e due raccolte di saggi (la prima, Cambiare idea, uscita per minimum fax nel 2010).
Inclusa due volte nella prestigiosa antologia di Granta che ogni dieci anni segnala i migliori scrittori britannici under 40, due volte candidata al Man Booker Prize, ha scritto per Harper’s, il New Yorker, il Guardian e la New York Review of Books. Vive a New York, dove insegna scrittura creativa alla New York University.
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Denti bianchi, Mondadori, 2000
Uno straordinario romanzo epico-comico sullo scontro delle culture e delle generazioni, sull’eterna lotta fra desiderio di libertà e bisogno di appartenenza.
Protagonisti di questo romanzo sono due grandi amici, l’inglese Archie e il bengalese Samad. In una Londra dove l’estremismo è all’ordine del giorno, i due danno vita a una strana quanto improbabile coppia: Archie ha sempre seguito la corrente, Samad, invece, è un musulmano convinto, che mal sopporta la decadenza della società occidentale. Ad aggravare la già inquieta atmosfera arrivano i Chalfen, agiati intellettuali inglesi carichi di tutti i tic e le illusioni della Generazione dei Fiori. E l’incontro-scontro fra le diverse culture produrrà effetti tragicomici non meno che devastanti. Attraversando le follie e le vanità dell’inizio di questo millennio, trasportandoci da un ristorante indiano a un parrucchiere giamaicano, Zadie Smith ci offre un romanzo epico-comico sullo scontro delle culture e delle generazioni, sull’eterna lotta fra desiderio di libertà e bisogno di appartenenza.
cctm collettivo culturale tuttomondo Zadie Smith (UK)