cctm collettivo culturale tuttomondo Wislawa Szymborska Divorzio
Divorzio di Wislawa Szymborska (Kórnik, 1923 – Cracovia, 2012)
Per i bambini è la prima fine del mondo.
Per il gattino è un nuovo padrone.
Per il cagnolino una nuova padrona.
Per i mobili: scale, fracasso, prendere o lasciare.
Per le pareti i segni dei quadri.
Per i vicini, chiacchiere e noia interrotta.
Per l’auto, meglio se fossero state due.
Per i romanzi e le poesie – ok, vedi tu.
Va peggio con l’enciclopedia e gli apparecchi video,
e poi con quella guida alla scrittura corretta,
dove forse ci sono consigli in merito ai due nomi –
se ancora unirli con la congiunzione « e »,
o se ormai separarli con un punto.
da La gioia di scrivere, tutte le poesie (1945 – 2009), Adelphi, 2009
foto: Eric Pickersgill – fair use
Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012) è stata una poetessa polacca.
Premiata con il Nobel per la letteratura nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni e una delle poetesse più amate dal pubblico di tutto il mondo.
In Polonia i suoi libri hanno raggiunto cifre di vendita (500 000 copie vendute, come un bestseller) che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante Szymborska abbia ironicamente osservato, nella poesia intitolata Ad alcuni piace la poesia (Niektórzy lubią poezję), che la poesia piace a non più di due persone su mille. (fonte Wikipedia)
Nell’arco di poco più di un decennio – da quel non troppo lontano 1996 in cui fu insignita del Premio Nobel per la Letteratura – Wisława Szymborska è diventata un autore di culto anche in Italia. Né questo vasto successo deve meravigliare. Grazie a un’impavida sicurezza di tocco, la Szymborska sa infatti affrontare temi proibiti perché troppo battuti – l’amore, la morte e la vita in genere, anche e soprattutto nelle sue manifestazioni più irrilevanti – e trasformarli in versi di colloquiale naturalezza e ingannevole semplicità.
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