centro cultural tina modotti Susanna Casciani amore
Certe volte mi succede di sentirmi invisibile, di pensare di non poter fare la differenza nella vita degli altri, di non esistere.
Mi viene qualche dubbio soltanto quando passo davanti ad uno specchio e vedo la mia faccia stanca che mi fissa con aria contrariata.
Certe volte mi convinco che ogni mio gesto sia inutile, che i miei respiri siano soltanto una perdita di tempo e l’indifferenza della maggior parte della gente conferma quasi sempre questa mia teoria.
Poi però ci sono alcune persone che, anche quando mi sento spenta, riescono a vedere la mia luce.
Poi però ci sono i giorni in cui qualcuno torna da me soltanto perché io sono stata gentile con lui. Poi però ci sono giorni in cui mi dicono “sei bella” e invece io ero convinta di essere un disastro. E mi dicono “stai bene così spettinata”, e io pensavo di no. “Stai bene così struccata”, e io pensavo di no.
La verità è che non esistono giorni che non servono a niente, perché anche i giorni che si assomigliano, anche i giorni più grigi, sono necessari.
Non esistono sorrisi che ci potevamo risparmiare, parole gentili che era meglio non dire. Serve tutto. Noi serviamo. Noi brilliamo senza nemmeno saperlo, noi abbiamo un super potere: possiamo cambiare la giornata di una persona. In certi casi addirittura la vita.
Non ci viene richiesto chissà che cosa, nessun gesto plateale, niente di sconvolgente: soltanto continuare a lottare senza distruggere gli altri, soltanto continuare a fare qualcosa che ci piace tanto, almeno una cosa piccola, soltanto continuare ad aggrapparsi alle stelle, almeno una notte all’anno, soltanto continuare a provarci, nonostante tutto.
Susanna Casciani
illustrazione: Malcolm T. Liepke
Susanna Casciani è nata a Firenze nel 1985. È un’insegnante di scuola primaria.
Nel 2010 ha aperto la pagina Facebook “Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore”, seguita da 200.000 persone. Nel 2016 è uscito il suo primo romanzo con Mondadori.
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