collettivo culturale tuttomondo Stefano da Verona
opera: Stefano da Verona, Madonna del roseto, 1420-1435 circa – ubicazione: Museo di Castelvecchio, Verona
Stefano da Verona (1379 circa – 1438 circa), è stato un pittore italiano attivo a Verona tra il XIV e il XV secolo.
Figlio del pittore francese Jean d’Arbois, che era approdato al servizio di Gian Galeazzo Visconti dopo aver lavorato sotto Filippo l’Ardito in Borgogna, ebbe verosimilmente formazione artistica pavese, nell’atelier dei miniatori viscontei.
Prima di stabilirsi a Verona visse anche a Padova. Finalmente a Verona si affermò come esponente del gotico internazionale, con opere di grande raffinatezza lineare … continua a leggere su Wikipedia
Stefano da Verona (c. 1379 – c. 1438) was an Italian painter who was active in Verona.
He was the son of the French painter Jean d’Arbois, who had come to Italy at the court for Gian Galeazzo Visconti after working for Philip II of Burgundy.
He likely apprenticed at Pavia in the workshops of illuminators of the Visconti.
Before settling in Verona, Stefano worked at Padua. In Verona he executed his major works, such as the Adoration of the Magi (now in the Pinacoteca di Brera), signed and dated 1434 … keep on reading Wikipedia
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Descrizione dell’ opera:
La Madonna col Bambino è rappresentata entro un giardino conclusus (recintato, in questo caso da un pergolato di rose), simbolo della sua verginità, alla presenza di Santa Caterina d’Alessandria (incoronata, come dal suo rango principesco, e della quale si vede il tipico attributo della ruota del martirio in basso) e di molti angeli colorati, dall’aspetto esilissimo, quasi come uccellini filiformi. Essi sono occupati nelle più disparate attività: la lettura (richiamo alle profezie delle sacre scrittura), la raccolta di petali di rosa (fiore mariano), gioco presso una fonte gotica (richiamo alla definizione di Maria come Fons gratiae). Anche il Bambino partecipa a questo clima lezioso e amabile, mettendosi spontaneamente un dito in bocca.
Nel giardino si trovano due sinuosi pavoni, che danno un aspetto nobile e sontuoso al giardino e richiamano, secondo un’antichissima simbologia cristiana, il tema dell’immortalità di Cristo, poiché fin dall’epoca paleocristiana si riteneva che le carni di questi volatili fossero immarcescibili.
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