centro cultural tina modotti Simone Tempia
“Lloyd, i miei progetti non vanno come vorrei…”
“Forse li sta prendendo dal lato sbagliato, sir”
“In che senso?”
“Una pianta non cresce tirandola per i rami, ma curando ciò da cui nasce, sir”
“Quel che c’è sotto, Lloyd?”
“Quel che c’è dentro, sir”
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“Lloyd, mis proyectos no van como quisiera…”
“Quizás los está tomando por el lado equivocado, sir”
“¿En qué sentido?”
“Una planta no crece jalándola por la ramas, sino cuidando donde nace, sir”
“¿Lo que está abajo, Lloyd?
“Lo que está dentro, sir”
Simone Tempia, frammento da Vita con Lloyd, Rizzoli Lizard, 2016
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Traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
illustrazione arte digitale Catrin Welz-Stein
Simone Tempia, nato a Borgosesia, il 14 giugno 1983 è autore dei best seller “Vita con Lloyd” e “In Viaggio con Lloyd” (Rizzoli Lizard).
Il suo maggiordomo immaginario, ideato nel 2014, è una delle figure più riconoscibili tanto del mondo di Facebook quando del panorama editoriale italiano. Alla sua attività di autore, Simone Tempia da 10 anni affianca una collaborazione con Vogue Italia e Vogue.it con il ruolo di content creator.
Da alcuni anni collabora con Think Content, agenzia di Native Advertising del gruppo editoriale Condé Nast, nella progettazione e realizzazione di contenuti per key clients quali Bayern, Hugo Boss, Vespa, Rinascente, NH Hotel
Simone Tempia, frammento da Vita con Lloyd, Rizzoli Lizard, 2016
“In Shining, sia nel film che nel libro, c’è un maggiordomo immaginario che si chiama Lloyd, a lui mi sono rifatto, qualcuno che parla al nostro inconscio e ci fa fare cose strane”
“Io sono Sir. Totalmente. Anzi, sono la versione sciocca di Sir. Perché quel personaggio è già parecchio più saggio di me.
Le persone però pensano che i dialoghi di Lloyd siano frutto di domande: mi trovo davanti a un bivio, evoco Lloyd, prendo una strada e tutto è bello. E tutto è migliore.
In realtà tutto nasce da errori. Errori madornali e quotidiani. Mi trovo davanti a un bivio, prendo una strada, la strada mi porta a infilarmi in situazioni decisamente sgradevoli. Proseguo. Proseguo e poi, a un certo punto, penso “Ma perché diamine mi son cacciato in questo pasticcio emotivo?”. A quel punto arriva Lloyd.”