cctm collettivo culturale tuttomondo Salvo aka Salvatore Mangione
Salvo aka Salvatore Mangione (Leonforte, 1947 – Torino, 2015), è stato un artista italiano.
Salvo si trasferisce nel 1956 a Torino dove in un primo periodo matura una ricerca concettuale, grazie ai contatti con figure che operano all’interno dell’Arte Povera e ad artisti come Sol LeWitt, Robert Barry e Joseph Kosuth. Il 1973 è l’anno del ritorno alla pittura, una pittura già praticata nei primi anni di formazione e che, all’inizio degli anni Settanta, era da considerarsi come una scelta anticonvenzionale, fuori tempo. I temi centrali della sua ricerca come il rapporto con la tradizione e il passato, la rivisitazione della storia dell’arte si esprimono in maniera più solida in questo secondo momento che durerà fino al 2015.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali in istituzioni come: Museum Folkwang, Essen e Mannheimer Kunstverein, 1977; Kunstmuseum, Lucerna, 1983; Museo Boymans-van Beuningen, Rotterdam e Musée d’Art Contemporain, Nîmes, 1988; Villa delle Rose, Bologna, 1998; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, 2002; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, 2007; Museo d’Arte della Svizzera Italiana di Lugano, 2017 e MACRO, Roma, 2021.
opera: Salvo, Il mattino, 1994
Salvo, aka Salvatore Mangione (Leonforte, 1947 – Turin, 2015), was an Italian artist.
Salvo moved to Turin in 1956, where he initially developed a conceptual approach influenced by connections with figures in the Arte Povera movement and artists such as Sol LeWitt, Robert Barry, and Joseph Kosuth. The year 1973 marked his return to painting, a medium he had practiced during his early years but which was considered unconventional at that time. The central themes of his work, including the relationship with tradition and the past as well as the reinterpretation of art history, were expressed more solidly during this second phase, which lasted until 2015.
His works have been exhibited in numerous solo shows at institutions such as: Museum Folkwang, Essen and Mannheimer Kunstverein in 1977; Kunstmuseum, Lucerne in 1983; Museum Boymans-van Beuningen, Rotterdam and Musée d’Art Contemporain, Nîmes in 1988; Villa delle Rose, Bologna in 1998; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo in 2002; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino in 2007; Museo d’Arte della Svizzera Italiana in Lugano in 2017; and MACRO, Rome in 2021.
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