collettivo culturale tuttomondo Rosario Castellanos Presenza
Presenza di Rosario Castellanos (Messico)
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Un giorno lo saprò. Questo corpo che è stato
il mio albergo, la mia prigione, il mio ospedale, è la mia tomba.
Questo che unii attorno a un’ansia
di un dolore, di un ricordo,
diserterà cercando l’acqua, la foglia,
la spora originale e persino ciò che è inerte e la pietra.
Questo nodo che fui (di collere,
tradimenti, speranze,
barlumi repentini, abbandoni,
appetiti, grida di paura e abbandono
e allegria che risplende nelle tenebre
e parole e amore e amore e amori)
lo recideranno gli anni.
Nessuno vedrà la distruzione. Nessuno
raccoglierà la pagina inconclusa.
Tra la manciata di atti
dispersi, disseminati a caso, non ce ne sarà uno
da mettere da parte come una perla preziosa.
E tuttavia, fratello, amante, figlio,
amico, antenato,
non c’è solitudine, non c’è morte
benché io dimentichi e benché io muoia.
Uomo, dove ci sei tu, dove tu vivi
resteremo tutti quanti.
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Presencia de Rosario Castellanos (México)
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Algún día lo sabré. Este cuerpo que ha sido
mi albergue, mi prisión, mi hospital, es mi tumba.
Esto que uní alrededor de un ansia,
de un dolor, de un recuerdo,
desertará buscando el agua, la hoja,
la espora original y aun lo inerte y la piedra.
Este nudo que fui (de cóleras,
traiciones, esperanzas,
vislumbres repentinos, abandonos,
hambres, gritos de miedo y desamparo
y alegría fulgiendo en las tinieblas
y palabras y amor y amor y amores)
lo cortarán los años.
Nadie verá la destrucción. Ninguno
recogerá la página inconclusa.
Entre el puñado de actos
dispersos, aventados al azar, no habrá uno
al que pongan aparte como a perla preciosa.
Y sin embargo, hermano, amante, hijo,
amigo, antepasado,
no hay soledad, no hay muerte
aunque yo olvide y aunque yo me acabe.
Hombre, donde tú estás, donde tú vives
permaneceremos todos.
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traduzione: Gianni Darconza
Image by Nika Akin from Pixabay
Rosario Castellanos (Messico, 1925 – Israele, 1974).
Poetessa, narratrice, saggista, drammaturga e diplomatica. È stata una delle voci più rilevanti della poesia messicana del secolo XX. Per il suo lavoro ha ottenuto importanti riconoscimenti, come il Premio Xavier Villaurrutia (1961), il Sor Juana Inés de la Cruz (1962), il Premio Carlos Trouyet per la Letteratura (1967) e il Premio Elías Sourasky per la Letteratura (1972). Tra i suoi libri di poesie si segnalano Trayectoria del polvo (1948), De la vigilia estéril (1950), Al pie de la letra (1959), Lívida luz (1960), La tierra de en medio (1969), Materia memorable (1969), e Poesía eres tú (Opera poetica completa, 1972).