cctm collettivo culturale tuttomondo Roberta Dapunt (Italia)
di Roberta Dapunt (Italia)
Tu mia stanza,
paziente angolo di questa casa.
Mia cattiva abitudine, mio vizio capitale.
Tu mia triste passione, mia poesia.
Tu mio orto misericordioso,
mio terreno fertile, mia arsura.
Tu grande orecchio che ascolti
il mio eco mille volte uguale.
Tu mio confessionale, mia direzione.
Tu mio tabernacolo,
custode della mia anima.
Tu mia cappella, che in te conservo
le immagini dei santi e dei miseri dannati.
Tu mio venerdì santo, mia Pasqua.
Tu mio rifugio, mia arca
quando tra le mani diluviano gli inchiostri.
Tu mia stanza, mio spazio fisso,
mio enorme foglio bianco.
Tu mia certezza, mio feretro,
mio funerale.
In te rientra in silenzio
il mio rito quotidiano,
la mia tempesta, il mio silenzio.
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illustrazione: Andrey Kezzin
Roberta Dapunt è nata nel 1970 a Badia.
Pubblicazione in varie riviste letterarie e antologie.Tra le raccolte pubblicate, la terra più del paradiso (2008), Giulio Einaudi editore; Nauz. Gedichte und Bilder, in ladino con la traduzione in tedesco curata da Alma Vallazza (2012), editore Folio; le beatitudini della malattia (2013), Giulio Einaudi editore; dies mehr als Paradies, la terra più del paradiso, traduzione in tedesco curata da Versatorium e diretta da Peter Waterhouse (2016), editore Folio.
Nel 2014 in occasione del festival ‹Wege durch da Land› Nordrhein-Westfalen è uscito per la casa editrice omonima il discorso di apertura ‹Rede an die Sprache, un discorso semplice›.
Nel 2015 è stata presentata la prima esecuzione di Nauz, composizione scritta da Eduard Demetz. Nel 2016 è uscito il film NAUZ di Jochen Unterhofer e Florian Geiser, Ammirafilm.
Nel 2017 CAR(D)O, un dialogo tra poesia, scultura e pittura (Lois Anvidalfarei, Gotthard Bonell), mostra nel Museo storico-culturale di Castel Tirolo. Nel catalogo il CD che presenta la sacra conversazione, in collaborazione con il compositore e violinista Marcello Fera. Nauz, versi ladini (2017), Il Ponte del Sale editore. Traduzione italiana dell’autrice; sincope (2018), Giulio Einaudi editore.
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