cctm collettivo culturale tuttomondo Robert Mapplethorpe (USA)
foto: Robert Mapplethorpe, Tulip, 1984 -fair use
Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989) è stato un fotografo statunitense, noto per i suoi scatti in bianco e nero di fiori, nudi, ritratti e scene erotiche. La sua opera ha esplorato la sessualità, la bellezza e la morte in modo provocatorio e spesso controverso.
Nel 1964 si iscrive al Pratt Institute di Brooklyn per studiare disegno, pittura e scultura. Abbandona gli studi nel 1969 per dedicarsi alla fotografia.
Nel 1970, Mapplethorpe acquista una Polaroid e inizia a utilizzarla per realizzare collage e fotomontaggi. La sua attenzione si sposta presto verso la fotografia pura e comincia a realizzare ritratti di amici e artisti della scena underground di New York, tra cui la cantante Patti Smith, con la quale ha una relazione sentimentale dal 1967 al 1972.
Nel 1973, Mapplethorpe riceve una borsa di studio dal John Simon Guggenheim Memorial Foundation che gli permette di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia. Inizia a esplorare tematiche come la sessualità, il nudo e la morte, spesso intrecciando sacro e profano.
Nel 1977, pubblica il suo primo libro fotografico, “X Portfolio”, che include immagini di sadomasochismo e nudità maschile. Il libro genera grande scalpore e suscita aspre critiche, ma anche elogi per la sua bellezza formale e la sua audacia.
Negli anni successivi, Mapplethorpe continua a realizzare opere controverse e provocatorie, ma anche ritratti di celebrità come Andy Warhol, Debbie Harry, Arnold Schwarzenegger e Lisa Lyon.
Nel 1986, gli viene diagnosticato l’AIDS. Muore a Boston il 9 marzo 1989, all’età di 42 anni.
Robert Mapplethorpe è considerato uno dei fotografi più influenti del XX secolo. La sua opera ha contribuito a sdoganare la rappresentazione della sessualità e del corpo nell’arte e ha aperto la strada a molti fotografi successivi.
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foto: Robert Mapplethorpe, Tulip, 1984 -fair use
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