centro cultural tina modotti Nina Berberova da Il corsivo è mio, Adelphi, 1989
Sono libera di vivere dove e come voglio, di leggere ciò che voglio, di pensare a tutto ciò che voglio come voglio, e di ascoltare chi voglio.
Sono libera nelle vie delle grandi città, dove nessuno mi vede, mentre cammino sotto la pioggia scrosciante senza un dove né un quando, mormorando dei versi; sono libera nel bosco, e sulla riva del mare in una solitudine benedetta, e nella musica che risuona in me, e nella mia stanza, quando chiudo la porta.
Posso sapere tutto quello che voglio sapere e posso dimenticare quello che non mi serve. Posso fare qualsiasi domanda e ricevere una risposta. Posso scegliere i miei amici. Sono felice di aver risolto tutti i teoremi dei miei anni immaturi. Non mi fingo mai più intelligente, più bella, più giovane e più buona di quanto sono per apparire diversa, perché non ho nessun bisogno di quelle menzogne.
Vivo nell’incredibile e indescrivibile lusso delle domande e delle risposte del mio tempo, che mi sono vicine e che sento come mie, assolutamente libera di fare la mia scelta: di amare quel che voglio e chi voglio.
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Nina Berberova da Il corsivo è mio, Adelphi, 1989
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Soy libre de vivir donde y como quiera, de leer, de pensar lo que quiera, de escuchar a quien quiera.
Soy libre en las calles de las grandes ciudades cuando, perdida entre la multitud, deambulo sin rumbo fijo bajo una lluvia recia, murmurando versos; cuando paseo por el bosque o a orillas del mar, sumida en una soledad beatífica, mecida por mi música interior; cuando cierro la puerta de mi habitación tras de mí. Elijo a mis amigos.
Me llena de contento que los enigmas de mi juventud se hayan dilucidado. Nunca finjo ser más inteligente, más bella, ni mejor de lo que soy.
Vivo en medio de una increíble e indescriptible abundancia de preguntas y respuestas y, para ser absolutamente sincera, diré que las desdichas de mi siglo más bien me han servido: la revolución me liberó, el exilio me templó y la guerra me proyectó hacia otro mundo”.
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Nina Berberova de El subrayado es mío, Circe, 1990
foto: copertina del libro