collettivo culturale tuttomondo Millelire – Ovidio
Rivoluzionari nel prezzo e nei contenuti, i Millelire sono una collana di libri tascabili 10×14 proposta a partire dal 1989 dalla casa editrice Stampa Alternativa e destinata a formare una nuova generazione di lettrici e lettori.
Sorpresa, provocazione e qualità erano le tre linee guida nella scelta editoriale per stimolare le menti con testi brevi, ma intensi.
Tacito, Epicuro, Plutarco convivevano con giovani firme al tempo non ancora note affrontando tematiche spesso ignorate dall’opinione pubblica.
Venduti per strada, alle fermate degli autobus, nei bar, definirono una nuova tipologia di libri: i supereconomici.
Ora sono in parte resi gratuiti dall’editore stesso.
Ovidio – I cosmetici, collana Millelire, Stampa Alternativa, 1993
“Piacere per piacersi” e viceversa: può sollecitare la valorizzazione estetica del singolo e la conquista di un rapporto di successo con gli altri. Ovidio si fa precettore e “mago” di bellezza, suggerendo alle donne un potenziamento delle naturali capacità seduttive tramite alcune complesse ricette cosmetiche.
Seguirlo alla lettera può costituire un problema, cogliere suggerimenti nello spirito della sua riflessione certamente potrà aiutare ogni donna (ma non solo) a stare in pace con sè stessa.
Discite, quae faciem commendet cura, puellae,
Et quo sit vobis causa tuenda modo!
Cultus humum sterilem Cerealia pendere iussit
Munera: mordaces interiere rubi;
Cultus et in pomis sucos emendat acerbos,
Fissaque adoptivas accipit arbor opes.
Culta placent: auro sublimia tecta linuntur;
Nigra sub inposito marmore terra latet;
Vellera saepe eadem Tyrio medicantur aeno;
Sectile deliciis India praebet ebur.
Forsitan antiquae Tatio sub rege Sabinae
Maluerint quam se rura paterna coli,
Cum matrona, premens altum rubicunda sedile,
Assiduo durum pollice nebat opus,
Ipsaque claudebat, quos filia paverat, agnos,
Ipsa dabat virgas caesaque ligna foco;
At vestrae matres teneras peperere puellas:
Vultis inaurata corpora veste tegi,
Vultis odoratos positu variare capillos,
Conspicuam gemmis vultis habere manum;
Induitis collo lapides Oriente petitos,
Et quantos onus est aure tulisse duos.
Nec tamen indignum: sit vobis cura placendi,
Cum comptos habeant saecula nostra viros;
Feminea vestri potiuntur lege mariti,
Et vix ad cultus nupta, quod addat, habet……
Quo se cuique parent et quo et venentur amores,
Refert: munditia crimina nulla merent.