cctm collettivo culturale tuttomondo Mario Benedetti Insieme
di Mario Benedetti (Paso de los Toros, 1920 – Montevideo, 2009)
Siamo stati tanto insieme tanto tempo
guardandoci sentendoci cercandoci
viaggiando per il mondo come intrusi
o come maestrali / o come canoe
ognuno nel suo sogno / o entrambi nello stesso /
se le guerre / le frottole / i cattivi
ci dividevano per forza
la nostalgia s’infilava nell’insonnia
ed era duro vivere in solitudine
sono stati 60 anni di sapere e di averci
l’un l’altro nei silenzi e negli abbracci
nel contatto e nella distanza
creando le angosce e l’amore
a partire dall’infanzia
quando ci scoprimmo /
e dall’adolescenza
quando ci mettemmo insieme /
o da altri tempi e altri anni
quando i nostri passi muovevano all’unisono
mai ci fu una ragione per pensare a una fine
quale evenienza ci poteva togliere quel premio
quel vivere in pace a due battiti
eppure / malgrado tutto
arrivò l’alzheimer / quella malattia
misteriosa / quella maledetta che è riuscita
a togliermela così dalle mie braccia
a cambiarla in un’altra / altra voce
altro corpo / altre mani
e quando certe volte poche
lei mi guarda oggi con i suoi occhi chiusi
vai a sapere che cose mi domanda
che io / dal mio nulla / non rispondo
la memoria mi avvicina il possibile
ciò che l’abitudine non ha consumato
e il cuore ottantenne
e il pace maker che aiuta
imparano la tristezza.
da Inventario, Le Lettere, 2001

de Mario Benedetti (Paso de los Toros, 1920 – Montevideo, 2009)
Estuvimos tan juntos tanto tiempo
mirándonos sintiéndonos buscándonos
viajando por el mundo como intrusos
o como galernas / o como canoas
cada uno en su sueño / o ambos en el mismo /
si las guerras / las patrañas / los crueles
nos separaban obligatoriamente
la nostalgia se metía en los insomnios
y era duro vivir en soledad
fueron 60 años de saber y tenernos
en los silencios como en los abrazos
en los contactos o en la lejanía
creando las congojas y el amor
partiendo de la infancia
en que nos descubrimos /
de la adolescencia
en que nos enlazamos /
y de los otros tiempos y otros años
en que nuestros pasos iban al unísono
nunca hubo razones para pensar finales
qué azar podía quitarnos ese premio
ese vivir en paz a dos latidos
y sin embargo / pese a todo
apareció el alzheimer / esa enfermedad
misteriosa / tan maldita que me la
quitó sin más de entre los brazos
la cambió en otra imagen / otra voz
otro cuerpo / otras manos
y cuando algunas veces pocas veces
ella hoy me mira con los ojos cerrados
vaya a saber qué cosas me pregunta
que yo / desde mi nada / no respondo
la memoria me arrima lo que puede
lo que no se gastó con la costumbre
y el corazón octogenario
y el marcapasos ayudante
aprenden a estar tristes
_
foto: Alvíarez Ophir – fair use
traduzione: Martha Canfield
Mario Benedetti (Paso de los Toros, 1920 – Montevideo, 2009), è stato un poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano.
Il suo romanzo “La tregua” è stato tradotto in più di 15 lingue. La trasposizione cinematografica del libro diede vita ad un film argentino che fu candidato nel 1974 al Premio Oscar come miglior film straniero e fu il primo film argentino e sudamericano a ricevere questa candidatura. Vale anche la pena ricordare che il cantautore spagnolo Joan Manuel Serrat ha inciso il suo disco “ El sur también existe” con poesie di Mario Benedetti.
Mario Benedetti è stato anche un poeta molto amato, soprattutto in tutti gli angoli dell’America Latina, per la sua leggibilità, per il pathos e la gioia che le sue parole suscitano, per il fatto che i suoi versi attirano l’attenzione e stimolano le passioni popolari.
Lirico sì, ma anche poeta civile.
Impegnato sempre nell’azione e nella militanza politica, ha vissuto in esilio (Argentina, Cuba, Spagna) per dieci anni. E dall’esperienza dell’esilio sono nati alcuni tra i più intensi libri di poesia. Lontani da lui il lamento dell’esiliato, o la nostalgia melensa, ha invece esaltato la fierezza dello stare lontano dalla patria per troppo amore per il suo Paese.
Mario partecipò inoltre al film “El lado oscuro del corazón “dove recitava i suoi versi in tedesco. La grande passione per il giornalismo lo portò a fondare e dirigere la rivista “Marginalia” e nel suo ultimo libro “Vivir adrede”, mostrò il suo lato più intimo come essere umano e come scrittore nonché il suo orientamento nei confronti della vita.
Ricordiamo altre delle sue importanti opere come “Chi di noi”, “Grazie per il fuoco “.
cctm collettivo culturale tuttomondo Mario Benedetti Insieme
