collettivo culturale tuttomondo Luis Sepúlveda Storia di una balena bianca
La minuscola sardina non attacca un’altra sardina, la lenta tartaruga non attacca un’altra tartaruga, il vorace pescecane non attacca un altro pescecane. A quanto pare gli uomini sono l’unica specie che attacca i propri simili, e non mi piacque questa cosa che imparai da loro.
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La minúscula sardina no ataca a otra sardina, la lenta tortuga no ataca a otra tortuga, el voraz tiburón no ataca a otro tiburón. Al parecer, los hombres son la única especie que ataca a sus similares, y no me gustó lo que aprendí de ellos.
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Luis Sepúlveda
da Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, Guanda, 2018 – de Historia de una ballena blanca, Tusquets, 2019
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illustrazione: Simona Mulazzani, copertina per il libro di Luis Sepúlveda, Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa
Luis Sepúlveda Calfucura (Ovalle, 4 ottobre 1949 – Oviedo, 16 aprile 2020) è stato uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta, regista e attivista cileno naturalizzato francese.
Nato in Cile, Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l’incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet. Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie … continua a leggere su Wikipedia
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Da una conchiglia che un bambino raccoglie su una spiaggia cilena, a sud, molto a sud del mondo, una voce si leva, carica di memorie e di saggezza.
È la voce della balena bianca, l’animale mitico che per decenni ha presidiato le acque che separano la costa da un’isola sacra per la gente nativa di quel luogo, la Gente del Mare. Il capodoglio color della luna, la creatura più grande di tutto l’oceano, ha conosciuto l’immensa solitudine e l’immensa profondità degli abissi, e ha dedicato la sua vita a svolgere con fedeltà il compito che gli è stato affidato da un capodoglio più anziano: un compito misterioso e cruciale, frutto di un patto che lega da tempo immemore le balene e la Gente del Mare.
Per onorarlo, la grande balena bianca ha dovuto proteggere quel tratto di mare da altri uomini, i forestieri che con le loro navi vengono a portare via ogni cosa anche senza averne bisogno, senza riconoscenza e senza rispetto. Sono stati loro, i balenieri, a raccontare finora la storia della temutissima balena bianca, ma è venuto il momento che sia lei a prendere la parola e a far giungere fino a noi la sua voce antica come l’idioma del mare.