collettivo culturale tuttomondo Ludus Est Nobis Constanter Industria lenci
Lenci (Ludus Est Nobis Constanter Industria) è una società di ceramiche e una fabbrica di bambole in panno fondata nel 1919 e situata nella città di Torino… continua a leggere
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immagine: catalogo Lenci, Torino, 1931
Nell’ aprile 1919, i coniugi Scavini, fondatori della LENCI, ebbero davvero un lampo di genialità quando scelsero la ragione sociale della loro azienda, e ne depositarono il marchio all’Ufficio Brevetti di Torino. La vollero chiamare LENCI, marchio che può sembrare un cognome, ma in realtà è un nomignolo (quello con cui Enrico Scavini si rivolgeva affettuosamente alla consorte, la signora Elena Köning, che lui chiamava Elenchen, o Lenci, appunto).
La genialità, però, sta qui: LENCI è anche un colto acronimo di cinque parole latine: “LUDUS EST NOBIS CONSTANTER INDUSTRIA”.
È Elena “Lenci” Köning Scavini a dirigere il piccolo laboratorio per la produzione di bambole di pezza, che aveva sede in un cortile di Via Marco Polo 5, all’ombra del campanile della Chiesa della Crocetta. Ma con i coniugi Scavini, collabora anche Harald König, fratello di Elena, che ha messo a punto una tecnica particolare per pressare a caldo il feltro utilizzato per confezionare le bambole, che si distinguono per la bellezza incantevole dei lineamenti del viso, la ricercatezza degli abitini, la robustezza della struttura interna e la indiscussa durata. Le graziosissime bambole marchiate “Ars Lenci” s’impongono presto sul mercato. Vanno letteralmente a ruba.
Dal 1928, la LENCI avvia anche la produzione di ceramiche d’arte. Anche questo nuovo ramo aziendale si rileva un successo, che accresce la notorietà della Casa. Si tratta di capolavori firmati dai più valenti artisti dell’epoca: Gigi Chessa, Felice Tosalli, Giovanni Grande, Sandro Vacchetti, Teonesto Deabate, Mario Sturani, ecc.
Il marchio Lenci è legato alla produzione di bambole, arazzi, tappeti e cuscini nel famoso “pannolenci” e di ceramiche ornamentali. Fondata dai coniugi Scavini nel 1919, la manifattura è acquisita nel 1937 dalla famiglia Garella, che nel 1997 la cede alla società Bambole Italiane. L’attività chiude definitivamente nel 2002.
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