collettivo culturale tuttomondo Lucrezia Lerro (Italia)
La medusa di Lucrezia Lerro (Italia)
Ad Agropoli la gente è pazza,
il sole dà sempre alla testa, dicevi
entrando in acqua senza voltarti.
Vieni che qui si tocca, non anneghi
non sarai mai in pericolo nel mare.
Papà io non sapevo nuotare.
Io mi vergognavo
della tua esagerata allegria.
La gente si scandalizza se piangi.
Se mi spoglio… dicevi togliendoti il costume.
Sono il loro circo migliore.
Ti guardavo nuotare,
eri il mio gigante sul mare.
Ti rimpicciolivi, cercavi
i pezzi della tua memoria.
Il costume era piccolo per te.
L’avevi comprato dall’ambulante
di Piazza Roma, erano sfortunate
le tue monetine.
Guardami, urlavi, mi vedi?
Io sono qui, nell’acqua salata
ho trovato una perla per te.
Sollevasti il trofeo senza vita.
L’avevi raccolta nell’acqua
la bella medusa innocua,
la trasparenza migliore del mondo.
Dicevi è per te, sei tu l’Imperatrice
del mio regno, è la mia storia.
Adesso la vergogna viveva
nel cuore frettoloso,
nella mia testa complicata.
Gettasti la medusa nell’acqua
dopo il rifiuto e la disobbedienza.
Per ogni lacrima trattenuta
un atomo di dolore.
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Photo by Jeffrey Hamilton on Unsplash
Lucrezia Lerro è nata a Omignano, in provincia di Salerno, nel 1977.
Ha studiato Scienze dell’educazione all’Università di Firenze.
Ha pubblicato i romanzi Certi giorni sono felice, Il rimedio perfetto, La più bella del mondo, La bambina che disegnava cuori, Sul fondo del mare c’è una vita leggera, La confraternita delle puttane, Il sangue matto, Il contagio dell’amore – Etty Hillesum e Julius Spier, La giravolta delle libellule e L’estate delle ragazze. Per il film Il pianto della statua, regia di Elisabetta Sgarbi, scrive La prima notte della madre dopo la morte del figlio.
È autrice inoltre delle raccolte di poesie L’amore dei nuotatori e Il corollario della felicità. La sua pubblicazione più recente è Più lontano di così.
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