cctm collettivo culturale tuttomondo Lodovica San Guedoro
Nelle mani crudeli, dalle quali fui rapita,
Per lungo tempo senza luce rimasi né vita.
Infine cercarono i miei deboli occhi il chiarore.
E stretta vedendomi da un braccio insanguinato,
Fremevo, Doride, e d’un vincitore efferato
Il volto spaventoso d’incontrare temevo.
Entrai nel suo Vascello, detestando il suo furore,
E sempre altrove lo sguardo volgendo con orrore.
Ma lo vidi. Niente di feroce aveva nel suo aspetto.
Il rimprovero già sentii sulle mie labbra smorire.
Contro me stessa guerra sentii il mio cuor dichiarare,
La mia collera dimenticai, e non seppi che lacrime versare.
Da quella dolce guida trasportar mi lasciai.
E in Aulide lo amo ancor come a Lesbo l’amai.
Racine, Ifigenia, traduzione in rima di Lodovica San Guedoro, Effegi, 2024
I venti sono calati. Il mare è piatto. La flotta dei Greci non può raggiungere Troia. Calcante, che ne ascolta la voce, sostiene che gli dei chiedono il sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone, il comandante. Racine ritorna al suo tragediografo preferito, Euripide, per misurarsi con una storia scomoda agli occhi di un autore cristiano e razionalista: una storia mossa dalla volontà degli dei e risolta da un miracolo. Supera l’ostacolo sfruttando varianti minori della trama, soprattutto inventando. Riesce così a costruire uno dei suoi capolavori, una tragedia dal ritmo incalzante, nella quale giganteggiano personaggi ambigui: l’invidiosa e sfortunata Erifile, Achille, generoso e maldestro, Ulisse, eloquente e astuto. Tutti intorno ai due protagonisti: il padre, cui spetta la decisione, e la figlia, la sua vittima.
In questa traduzione di Lodovica San Guedoro il testo di Racine viene rielaborato restando fedele al contenuto e, al contempo, presentato in una nuova veste poetica. Una versione musicale, sontuosa e con una raffinata contaminazione di stili
Lodovica San Guedoro (Napoli) è una scrittrice italiana.
Sull’orlo dei vent’anni vola a Parigi: la decisione di divenire scrittrice è presa. Compie studi filosofici con indirizzo estetico a La Sapienza. Nel 2006, insieme allo scrittore tedesco Johann Lerchenwald, fonda a Monaco di Baviera una casa editrice bilingue: Felix Krull Editore.
Si fa notare per le sue molte partecipazioni allo Strega: con L’allegro manicomio nel 2016; Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé… nel 2017; Le memorie di una gatta nel 2019; Amor che torni… nel 2020; Il mostro di Firenze e altri racconti nel 2022.
Nel 2024, con Effegi, ha pubblicato la traduzione in rima di Ifigenia di Racine.
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