cctm collettivo culturale tuttomondo La terra è blu come un’arancia
Ode a Gala di Paul Éluard (1895 – 1952)
La terra è blu come un’arancia
Mai un errore le parole non mentono
Non vi danno più da cantare
Tocca ai baci di intendersi
I pazzi e gli amori
Lei la sua bocca di fede
Tutti i segreti tutti i sorrisi
E quali abiti di indulgenza
A crederla tutta nuda.
Le vespe fioriscono verde
L’alba si passa intorno al collo
Un collier di finestre
Ali coprono le foglie
Tu hai tutte le gioie solari
Tutto il sole sulla terra
Sulle strade della tua bellezza.
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de Paul Éluard (1895 – 1952)
La terre est bleue comme une orange
Jamais une erreur les mots ne mentent pas
Ils ne vous donnent plus a’ chanter
Au tour des baisers de s’entendre
Les fous et les amours
Elle sa bouche d’alliance
Tous les secrets tous les sourires
Et quels vêtements d’indulgence
A la croire toute nue.
Les guêpes fleurissent vert
L’aube se passe autour du cou
Un collier de fenêtres
Des ailes couvrent les feuilles
Tu as toutes les joies solaires
Tout le soleil sur la terre
Sur les chemins de ta beauté.
da L’amour, la poésie, 1929
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ilustrazione: Deborah Chock
Non si capiscono davvero i primi cinque versi se non si sa chi è la “Lei” del verso 6. E’ Gala, al secolo Elena Dmitrievna D’jakonova, una ragazza russa che Eluard ha incontrato nel 1912 al sanatorio di Davos, dove entrambi si stavano curando la tubercolosi.
La sposa nel 1917 e da quel momento ne è dominato: “i tuoi capelli d’arance nel vuoto del mondo” scrive in una poesia, e in un’altra parla di lei come di “una stella chiamata azzurro / e la cui forma è terrestre”. Eccola, l’immagine contraddittoria eppure concretissima: la terra è blu come un’arancia perché Gala è così, gli occhi blu e i capelli d’arance, e una bocca capace di “attestare l’impossibile”. Dedicandole la raccolta in cui è contenuta questa poesia le scrive “tutto quello che ho detto era perché tu lo ascoltassi, la mia bocca non ha mai lasciato i tuoi occhi” –“senza di te non ho le mie lenti colorate, le mie lenti di smeraldo e di fuoco”. L’amore lo ha reso insensato al punto che vede tutto con gli occhi di lei.
Nell’agosto del 1929 gli Éluard, René Magritte con la moglie Georgette Berger e il gallerista Camille Goemans, andarono a Cadaqués in visita dal giovane pittore Salvador Dalì, allora appena venticinquenne e all’inizio della sua carriera. Per Dalì fu amore a prima vista; l’incontro con Gala, dettagliatamente raccontato ne La mia vita segreta, segnò l’inizio di una relazione d’amore che accompagnò entrambi tutta la vita. Mentre gli altri tornarono a Parigi, Gala si trattenne a Cadaquès. Al suo ritorno a Parigi era ormai chiaro che il matrimonio con Paul Éluard fosse giunto al termine.
Paul Éluard (1895 – 1952) pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel è stato un poeta francese, tra i maggiori esponenti del movimento surrealista.
La sua opera poetica è sparsa in decine di raccolte; molte le opere in collaborazione (con Breton, Char), e gli scritti a commento di opere d’arte (Picasso, Max Ernst, Man Ray, Dubuffet, Baudin).
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