cctm collettivo culturale tuttomondo Katerina Anghelaki-Rooke (Grecia)
Benedico le mie mancanze
ciò che mi manca mi protegge
da ciò che perderò;
tutte le mie capacità
seccate nel prato incolto
mi difendono da quelle
sterili, insulse nel vuoto.
Ciò che mi manca m’insegna
ciò che mi è rimasto mi disorienta
perché mi mostra immagini del passato
come fossero promesse per il futuro.
Katerina Anghelaki-Rooke
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foto: Ankara Zhuravleva – fair use
Katerina Anghelaki-Rooke (Atene, 1939 – Atene, 2020) è stata una poetessa, traduttrice e docente greca.
Ha frequentato scuole primarie e secondarie ad Atene e ha seguito corsi presso le Università di Atene e di Nizza, completando gli studi con una laurea in traduzione e interpretariato presso l’Università di Ginevra.
Ha pubblicato il suo primo poema sulla rivista Καινούργια εποχή nel 1956. I temi della sua poesia includono la stretta relazione tra l’essere umano e il mondo naturale; una costante meditazione sulla morte; l’esperienza di essere una donna in una società che tradizionalmente circoscrive le attività delle donne; il contributo indispensabile del sesso e dell’amore appassionato per il compimento del sé; la dipendenza spesso tragica ma a volte trionfante del sé dal corpo; e l’aspirazione a superare le limitazioni del corpo tramite il corpo stesso.
Nel 1985 ha ricevuto il secondo Premio di Poesia di Stato, nel 2000 il Premio Kostas ed Eleni Ourani dall’Accademia di Atene e nel 2014 le è stato assegnato il Grand State Prize for Literature per la totalità della sua opera. Le sue opere sono state tradotte in almeno undici lingue.
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