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Italo Calvino (Italia)

29/03/2016 By carlaita

centro cultural tina modotti  foto: Jean – Marie Gunet

Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge anche all’incontrario. Tutto è chiaro.

Dejadme así. He dado toda la vuelta y he comprendido. El mundo se lee al revés. Todo está claro.

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Italo Calvino, da Il castello dei destini incrociati

 

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Photo by Patrick Janser on Unsplash

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Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, de la Provincia de La Habana, en Cuba, 1923 – Siena, de Italia, 1985) fue un escritor del siglo XX.

Nacido en Cuba de padres italianos, toda su etapa formativa se desarrolló en Italia, donde también se desarrollaría la mayor parte de su carrera como escritor.
Italo Calvino nació en Santiago de las Vegas cerca de La Habana en Cuba,1​ donde trabajaba su padre Mario, agrónomo, quien dirigía una estación experimental de agronomía. Su madre, Evelina Mameli, oriunda de Cerdeña, se había licenciado en ciencias naturales … siga leyendo Wikipedia

En 1925, sin embargo, volvieron a San Remo donde los padres dirigen una estación experimental de floricultura, dos años después, en 1927, nació su hermano, Floriano, quien más tarde llegaría a ser un geólogo de fama internacional, además de docente universitario.
El neorrealismo más que una escuela fue una manera de sentir común a los jóvenes escritores que después de la Segunda Guerra Mundial se sentían depositarios de una realidad social nueva. Fue en este clima intelectual que Italo Calvino concibió una breve novela Il sentiero dei nidi di ragno y un cierto número de cuentos que aparecerían agrupados bajo el título de Último viene il corvo. Los dos libros revelan un escritor con una singular capacidad para representar la realidad, conjugando el compromiso político y la literatura de una manera espontánea y ligera. Según contaba el propio escritor, después de la guerra había intentado contar su experiencia partisana en primera persona, pero sin obtener resultados satisfactorios. Cuando, en cambio, empezó a escribir las historias que no le afectaban personalmente y adoptó un punto de vista objetivo consiguió un trabajo a la altura de sus propósitos. Sus recuerdos de adolescente y las luchas partisanas se convirtieron en oportunidades para el conocimiento del mundo: cada gesto intenta desvelar su significado.

En Il sentiero dei nidi di ragno, la adopción del punto de vista de Pin —el adolescente protagonista de la narración— hace posible el carácter fabuloso y fantástico del libro. Mediante esta técnica el escritor puede describir la realidad como si se tratase de un sueño pero sin hacerle perder consistencia. Le permite, además, escribir una novela sobre la resistencia sin caer en una retórica excesiva.

 

cctm.website

foto: Jean – Marie Gunet

 

 
 

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Non sappiamo. Non so. Non è dato sapere con parol Non sappiamo. Non so. Non è dato sapere
con parole. Solo il corpo sa.
Sapienza di respiro. Sapienza naturale
di particelle tenute insieme
dalla circolazione. Atomi piastrine
aminoacidi tessuti vitamine proteine
una distribuzione di funzioni
svolte perfettamente. Ogni parte
una precisa mansione. E tutte insieme
dalla vetta degli occhi
sotto l’immensa volta della notte
per meccanico alzarsi della faccia
tutte le particelle insieme sobbalzano
un istante – quasi rammentando una
sgomentante felicità.

Mariangela Gualtieri

foto  Platon Yurich

#mariangelagualtieri
La solitudine s’inventa le cose: fa spuntare uom La solitudine s’inventa le cose:
fa spuntare uomini invisibili,
mette battiti cardiaci,
costruisce i “noi” senza fondamenta;
può farti credere che un fiammifero spento
sia il fuoco,
può farti credere
che oggi sarà l’ultimo giorno
in cui ti sentirai sola.
Elisa Longo 

foto @morteza_yousefi_
Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto
Italo Calvino 

dipinto Ben Aronson

#italocalvino
Eppure lei, lei, la bambina, basta che per un solo Eppure lei, lei, la bambina, basta che per un solo istante sia trascurata, si sente perduta per sempre.

Pier Paolo Pasolini a Maria Callas
[La presenza]

*

tutto si trasferì su quel vento;
il bisogno di amore
si identificò nella dolcezza inesprimibile
e nell'impotenza che dava il piacere di quel vento
la cui provenienza era ignota, e cosi la sua meta;
parve che altro non ci fosse al mondo;
non avremmo mai voluto ammettere ch'era un pretesto
la sua grazia fresca d’un fresco sconosciuto ...
Pier Paolo Pasolini 

foto: Maria Callas (2 dicembre 1923-16 settembre 1977) sul set di ''Medea'' regia di Pier Paolo Pasolini, Cappadocia Turchia 1969
L’ amore non uccide … https://cctm.website/ele L’ amore non uccide … https://cctm.website/elena-cecchettin-per-la-sorella-giulia/
#giuliacecchettin #elenacecchettin #lamorenonuccide #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #lettere
Tra due persone accade che talvolta, molto raramen Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo.
Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l’unica patria che noi eravamo … https://cctm.website/hannah-arendt-a-martin-heidegger/
#hannaharendt #martinheidegger #amore #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Una volta mi disse: vorrei un rosso rosso, come qu Una volta mi disse: vorrei un rosso rosso, come quello dei fiori o del sangue delle donne. 
Modigliani segnava la fine di una profonda eleganza a Montparnasse, ma non lo sapevamo. 

Pensavamo invece che quelle lunghe giornate di pose da Kisling, quei disegni da caffè, quei capolavori a cinque franchi, quelle baruffe, quegli abbracci sarebbero durati per sempre.

 Jean Cocteau

dipinto dettaglio dell’ opera Donna con collana 1917 Amedeo Modigliani
La donna viene educata al delirio. La istruiscono La donna viene educata al delirio. La istruiscono fin da bambina al feticismo: deve amare le pentole, venerare gli oggetti della casa, tenerli puliti, accudirli. Il focolare diventa il simbolo della matriarcalità. Neppure il femminismo è riuscito a sradicare queste simbologie. Infine ci si sente impazzire tra i feticci. I panni addosso si fanno pesanti (...).
Alda Merini

foto Elliott Erwitt
Silvia Ziche Silvia Ziche
qual è la più grande lezione che una donna dovre qual è la più grande lezione che una donna dovrebbe imparare … https://cctm.website/rupi-kaur-fin-dal-primo-giorno/
#rupikaur #lezione #donne #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #poesia
Da questo momento vivrò senza amore. Libera dal t Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò … https://cctm.website/da-questo-momento/
#blagadimitrova #libera #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #poesia
Pioviggina un po' ma non abbastanza perché si pos Pioviggina un po'
ma non abbastanza perché si possa 
proprio chiamarla pioggia
e noi lentamente ci bagniamo
ma non abbastanza perché valga proprio 
la pena di parlarne
e un po' ci innamoriamo
ma non abbastanza perché si possa
proprio chiamarlo amore.

Henrik Nordbrandt 

illustrazione Daniel Del Orfano
Va bene non ci sono più visionari, la passione Va bene
non ci sono più visionari, 
la passione  non è più di  moda, 
e neanche l’aggettivo colorito, 
ed è ridicolo parlare delle sirene; 
il poeta è assente dalla poesia  e, nel frattempo, 
beve caffè al  sole con gli amici, 
scende da un  un taxi  al mare e la 
 metafora si assottiglia tra le onde…
 La poesia  non soffre senza 
di te; prendi un bicchiere e il  gin, 
immergi la tua innocenza, assapora 
il pomeriggio senza notizie, 
senza miti, senza passato, 
nell’amaca indolente del silenzio

Aurora Luque

illustrazione Julian Landini
🍂🍁 🍂🍁
Ti capita mai di sentirti un buco nel cuore affond Ti capita mai di sentirti
un buco nel cuore
affondarci le unghie per farlo placare
sentire il rumore di passi perduti
chiudere gli occhi andare lontano

dimmi, ti capita mai
di sorridere al vento che muove danzando
frammenti di vite sogni e ricordi 
che porta carezze che intreccia sospiri
al vento che parla parole non dette

al vento che infiamma che spegne che asciuga
mani tremanti di gocce salate
che sono le nostre, le nostre e di tutti.
Patrizia Fortunati 

Illustrazione Corinne Ko
L’umiltà non fa rumore. Camminavo con mio padre L’umiltà non fa rumore.
Camminavo con mio padre, quando all’improvviso si arrestò ad una curva e dopo un breve silenzio mi domandò: “Oltre al canto dei passeri, senti qualcos’altro?”.
Aguzzai le orecchie e dopo alcuni secondi gli risposi: “Il rumore di un carretto”.
“Giusto – mi disse –. È un carretto vuoto”.
Io gli domandai: “Come fai a sapere che si tratta di un carretto vuoto se non lo hai ancora visto?”.
Mi rispose: “E’ facile capire quando un carretto è vuoto, dal momento che quanto più è vuoto, tanto più fa rumore”.
Divenni adulto e anche oggi quando vedo una persona che parla troppo, interrompe la conversazione degli altri, è invadente, si vanta delle doti che pensa di avere, è prepotente e pensa di poter fare a meno degli altri, ho l’impressione di ascoltare la voce di mio padre che dice: “Quanto più il carretto è vuoto, tanto più fa rumore”.
Bruno Ferrero
[Elogio dell’umiltà]

foto Dorothea Lange
Il più difficile non è il primo bacio, ma l’ul Il più difficile non è il primo bacio, ma l’ultimo … https://cctm.website/paul-geraldy-francia/

Paul Géraldy
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Non ci sono più
sono andata via
silenziosissima … https://cctm.website/chandra-livia-candiani-italia-2/
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L’uccello di fuoco della mia mente malata questo L’uccello di fuoco
della mia mente malata
questo passero grigio
che abita nel profondo
e col suo pigolio
sempre mi fa tremare
perché pare indifeso,
bisognoso d’amore,
qualche volta ha una voce
così tenera e nuova
che sotto il suo trionfo
detto la poesia.
Alda Merini 
#aldamerini #poesia #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
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