centro cultural tina modotti Guglielmo Aprile
Non so cosa rispondere di Guglielmo Aprile (Napoli, 1978)
Non ho più notizie di me neanche io so da quanto.
Vedo radunarsi alle fermate coloro
di cui ho indossato l’inganno per una sola notte:
che fine ha fatto mi chiedono
l’albero del cinabro che avevo loro annunciato.
Cancelli si spezzano alle mie spalle con grande fragore;
se qualcuno al risveglio mi facesse trovare
una scala disegnata su un foglio
smetterei di dormire per almeno i tre giorni successivi:
il cielo si liquefarebbe all’istante mentre lo guardo
trasportato dai merli in volo nei loro becchi.
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immagine: copertina del libro
Guglielmo Aprile è nato a Napoli nel 1978.
Attualmente vive a Verona, dove si è trasferito da una decina di anni circa per insegnare. È stato autore di alcune raccolte di poesia, tra le quali “Il dio che vaga col vento” (Puntoacapo Editrice, 2008), “Nessun mattino sarà mai l’ultimo” (Zone, 2008), “L’assedio di Famagosta” (Lietocolle, 2015), “Calypso” (Oedipus, 2016); “Il talento dell’equilibrista” (Ladolfi, 2018); per la saggistica, ha collaborato con alcune riviste con studi su D’Annunzio, Luzi, Boccaccio e Marino, oltre che sulla poesia del Novecento
Non so cosa rispondere di Guglielmo Aprile (Napoli, 1978) – tratto da Il Giardiniere cieco, Transeruopea, 2019 – cctm poesia
Il Centro Cultural Tina Modotti è oggi una delle realtà più interessanti, in Sud America, fra le tante che si occupano di cultura e che, soprattutto, hanno un riferimento più o meno diretto con l’Italia. Il Centro nasce su iniziativa di Antonio Nazzaro, poliedrica figura di intellettuale, da quasi vent’anni trasferitosi nei paesi del Sud America e dell’America Centrale, dove, fra Messico e Venezuela, ha dato vita a numerosissime iniziative diventando un punto di riferimento per chi ama la poesia, l’ arte, la bellezza e la cultura.