collettivo culturale tuttomondo Goffredo Parise, da Dobbiamo disobbedire, Adelphi
Povertà non è miseria, come credono i miei obiettori di sinistra. Povertà non è «comunismo», come credono i miei rozzi obiettori di destra.
Povertà è una ideologia, politica ed economica. Povertà è godere di beni minimi e necessari, quali il cibo necessario e non superfluo, il vestiario necessario, la casa necessaria e non superflua.
Povertà e necessità nazionale sono i mezzi pubblici di locomozione, necessaria è la salute delle proprie gambe per andare a piedi, superflua è l’automobile, le motociclette, le famose e cretinissime «barche».
Povertà vuol dire, soprattutto, rendersi esattamente conto (anche in senso economico) di ciò che si compra, del rapporto tra la qualità e il prezzo: cioè saper scegliere bene e minuziosamente ciò che si compra perché necessario, conoscere la qualità, la materia di cui sono fatti gli oggetti necessari.
Povertà vuol dire rifiutarsi di comprare robaccia, imbrogli, roba che non dura niente e non deve durare niente in omaggio alla sciocca legge della moda e del ricambio dei consumi per mantenere o aumentare la produzione.
Povertà è assaporare (non semplicemente ingurgitare in modo nevroticamente obbediente) un cibo: il pane, l’olio, il pomodoro, la pasta, il vino, che sono i prodotti del nostro paese; imparando a conoscere questi prodotti si impara anche a distinguere gli imbrogli e a protestare, a rifiutare.
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Goffredo Parise
frammento da Dobbiamo disobbedire, Adelphi
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immagine: copertina del libro
Fra il 1974 e il 1975, Goffredo Parise tenne, sul Corriere della Sera, una rubrica con i lettori: «Mi sono proposto questa rubrica innanzitutto per curiosità umana: la stessa che ho viaggiando, incontrando molta gente di molti paesi e parlando, nei luoghi più disparati, in pace e in guerra» scriveva, ricollegando idealmente la rubrica ai suoi celebri reportage.
Di quel dialogo l’editrice Adelphi ci offre una scelta, che privilegia i pezzi più appassionati e ancor oggi spiazzanti, in un libro che porta il titolo “Dobbiamo disobbedire”, 2013, 76 pagine, a cura di Silvio Perrella.
collettivo culturale tuttomondo Goffredo Parise, da Dobbiamo disobbedire, Adelphi