collettivo culturale tuttomondo Giuseppe Berto
Sfumata in un residuo di nebbia che non ce la faceva né a dissiparsi né a diventare pioggia, un po’ disfatta da un torpido scirocco più atmosfera che vento, assopita in un passato di grandezza e splendore e sicuramente anche d’immodestia confinante col peccato, la città era piena di attutiti rumori, di colori stagnanti nel culmine d’una marea pigra …
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Difuminada entre unos jirones de niebla que no acababan de disiparse ni de transformarse en lluvia, jirones un tanto deshilachados por el entumecido siroco, más atmósfera que viento, hundida en un pasado de grandeza y esplendor, y seguramente incluso de una inmodestia próxima al pecado, la ciudad se hallaba continuamente sometida a un sordo rumor, a olores de agua estancada en lo alto de una indolente marea …
Giuseppe Berto, incipit Anonimo veneziano, Rizzoli, 1976 – incipit Anónimo veneciano, Argos-Vergara, Barcelona 1979
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traduzione di Francesc Parcerisas
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Giuseppe Berto (Mogliano Veneto, 27 dicembre 1914 – Roma, 1º novembre 1978) è stato uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano.
Il 1964 è probabilmente l’anno fondamentale della carriera letteraria di Berto; esce infatti Il male oscuro che, in precedenza rifiutato da più di un editore, si aggiudicò in una sola settimana i due premi letterari Viareggio e Campiello.
Autentico caso letterario, il romanzo ripercorre autobiograficamente la vita dell’autore alla ricerca delle radici della sua sofferenza; frutto del percorso psicoanalitico, opera una dissoluzione delle strutture narrative in modo nuovo e personalissimo, in un contesto di generale rinnovamento.
Anche da quest’opera verrà tratto un film, diretto nel 1989 da Mario Monicelli … continua a leggere su Wikipedia