cctm collettivo culturale tuttomondo Giorgio Caproni Palingenesi
Palingenesi di Giorgio Caproni (Livorno, 1912 – Roma, 1990)
Resteremo in pochi,
Raccatteremo le pietre
e ricominceremo.
A voi,
portare ora a finimento
distruzione e abominio.
Saremo nuovi.
Non saremo noi.
Saremo altri, e punto
per punto riedificheremo
il guasto che ora imputiamo a voi.
da Il franco cacciatore, Garzanti, Milano, 1982
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opera Renè Magritte
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990) è stato un poeta, critico letterario e traduttore italiano.
Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e la città natale, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimenti.
Nel corso della sua produzione Caproni procede sempre maggiormente verso l’utilizzo di una forma metrica spezzata, esclamativa, che rispecchia l’animo del poeta alle prese con una realtà sfuggente impossibile da fissare con il linguaggio. Questo stile è evidente anche nell’impiego della forma classica del sonetto, impiegato in forma “monoblocco”, ovvero senza divisioni strofiche … continua a leggere su Wikipedia
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Il Franco Cacciatore, una delle raccolte poetiche più ampie di Giorgio Caproni, comparve nel 1982 ed è articolata in varie sezioni secondo un uso tipico del poeta.
L’importanza di questa silloge, la quale inaugura quindi una nuova stagione della poesia di Caproni, risiede nel fatto che il poeta qui comincia un’indagine completamente nuova; ormai giunto alla fine del mondo fisico Caproni, fin dal titolo, “Sottolinea subito la difficoltà comunicativa, la sopravvenuta estraneità ai luoghi e ad ogni socievolezza: il deserto avanza, occupa via via tutti gli spazi, chiude ogni ragionevole via di fuga”.
Tale nuovo “indirizzo” della poesia di Caproni ha, inevitabilmente, dei risvolti pure a livello formale: infatti il linguaggio “Tende ora sempre più a scarnificarsi, a circondarsi di vuoto, dosando con avarizia le parole”, e tale caratteristica di linguaggio sarà tipica delle liriche del Caproni più maturo.
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