collettivo culturale tuttomondo Federico Diaz-Granados (Colombia) traduzione Alessio Brandolini
di Federico Diaz-Granados, Bogotá (Colombia) 1974
Si esce dall’amore come dal cinema
talvolta di corsa
e svelto a ripetere immagini o memorabili colonne sonore
e giusto sul punto di prendere un bus o un caffé
che cancelli quell’ultima scena rimasta impressa nella retina.
Talvolta si esce prima della fine,
sconcertati o a disagio sempre coi biglietti strappati.
Talvolta si esce dall’amore come da un treno o un aereo,
di corsa e silenziosi, pieni di pacchetti e di inutili commissioni
diretti ad aspettare bagagli dai soliti colori
e inseguendo un taxi o un volto familiare che ci accolga
o un agente che ci rintracci tra la folla
con un cartello con su scritto, a tratti frettolosi, il nostro nome.
Così anch’io esco dalla poesia
senza parole e con il cuore inaridito
pieno di anniversari segreti e tesori smarriti
abbozzi di qualche perdita, rauche voci ed episodi incompiuti.
Per questo l’amore è come il mondo, il cinema, il treno, l’aereo o la poesia:
si esce allo stesso modo e dalla stessa porta
coi biglietti strappati
inciampando in bagagli e pigri viaggiatori
e guardandosi indietro tra fretta e urgenza.
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da “Affari domestici” in “Le urgenze dell’istante”
Traduzione di Alessio Brandolini
immagine: Adobe Stock
Federico Díaz-Granados è nato a Bogotá (Colombia), dove vive, nel 1974.
Poeta, saggista e divulgatore culturale. Ha pubblicato i libri di poesia: Las voces del fuego (1995), La casa del viento (2000), Hospedaje de paso (2003 e 2004 in Colombia, 2014 in Spagna in edizione rivista) e nel 2015 Las prisas del instante.
Sono state pubblicate tre antologie della sua poesia: Álbum de los adioses (2006), La última noche del mundo (2007) e Las horas olvidadas (2010, pubblicata anche in Italia nel 2015 a cura di Emilio Coco – Le ore dimenticate). Suoi testi sono stati inseriti in antologie sulla poesia contemporanea in lingua spagnola e tradotti all’estero.
Ha curato le antologie sulla nuova poesia colombiana: Oscuro es el canto de la lluvia (1997), Inventario a contraluz (2001), Doce poetas jóvenes de Colombia (1970-1981) e la Antología de poesía contemporánea de México y Colombia (2011). È coautore de El amplio jardín (Antologia della poesia giovane di Colombia e Uruguay, 2005).
Nell’anno 2009 gli è stata assegnata la Borsa di studio «Álvaro Mutis» nella Casa “Refugio Citlaltépetl” in Messico. Nel 2012 ha pubblicato il libro di saggi La poesía como talismán e nel 2014 Resistencia en la tierra (Antologia della poesia sociale e politica dei nuovi poeti di Spagna e America).
Fa parte del movimento letterario “Poesía ante la incertidumbre”. È direttore della “Biblioteca de Los Fundadores del Gimnasio Moderno” e della sua Agenda Culturale.
di Federico Diaz-Granados, Bogotá (Colombia) 1974 – Traduzione di Alessio Brandolini